Comonte piange Claudio Pezzotta
La lettera: «Seguiremo il tuo esempio»

Giorgio Pezzotta, detto Claudio, è morto a 62 anni per un malore improvviso. Da sempre impegnato nel volontariato, a Comonte di Seriate era il punto di riferimento di tantissime attività.

Sabato pomeriggio Claudio Pezzotta era nel suo capannone (gestiva un’impresa di tinteggiatura) quando si è sentito male e ha telefonato al fratello Oscar che lo ha raggiunto per accompagnarlo in macchina all’ospedale. Durante il tragitto le sue condizioni sono peggiorate: è intervenuto anche il 118, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare.

A Comonte l’improvvisa scomparsa di Pezzotta, sposato e padre di tre figli, ha lasciato un vuoto enorme. Claudio, infatti, era impegnato nel sociale e pilastro di tantissime attività: dalla Polisportiva (che ha contribuito a fondare e ha guidato per anni prima di lasciare il timone ad Alberto Tironi) al Centro famiglia (l’oratorio di zona), dal Centro anziani alla Consulta dei cittadini. Senza contare le decine di iniziative e manifestazioni a cui non ha fatto mancare il suo aiuto.

«Lui c’era sempre – racconta chi lo ha conosciuto – ora ci sentiamo più soli». Su L’Eco di Bergamo di lunedì 12 ottobre, giorno dei funerali di Pezzotta (ore 16 nella parrocchiale di Seriate), vi raccontiamo la sua storia attraverso le parole e i ricordi di chi in questi anni ha collaborato con lui, qui pubblichiamo il testo integrale di una lettera arrivata alla redazione.

«Caro Presidente… caro Amico… caro Claudio, oggi al campo, il tuo campo, quello che un bel giorno ti ha fatto salire sulla barca di un’avventura chiamata Polisportiva Comonte fondandola e diventandone presidente, non c’è la solita allegria. Neppure al Centro anziani, di cui eri attivo esponente, coordinatore e presidente e neppure al Centro famiglia di Comonte di cui sei stato sempre baluardo e punto di riferimento».

«La tua partenza improvvisa chi ha turbati e forse non ci ha neppure dato la consapevolezza di rendercene conto. Ma resta intoccabile ed ineguagliabile quanto hai saputo Essere per ciascuna di quelle attività in cui sei sempre stato in prima linea. E per questo non possiamo fare altro che esserti immensamente grati».

«Si dice che il bene più prezioso della nostra epoca sia il tempo. Non sapremo mai essere tanto riconoscenti per quanto tu ne abbia saputo dedicare a Noi tutti, per una causa condivisa di collettività e volontariato. Ma soprattutto grazie per quello che ci rende fieri di essere stati tuoi amici e che con eguale volontà continueremo a portare avanti. Come tu ci hai insegnato. Coi fatti… con le buone azioni… con i risultati. Palla al centro Presidente. Continueremo con orgoglio a portare avanti quello a cui tu hai dato inizio. I tuoi amici, della Polisportiva, del Centro famiglia, del Centro anziani».

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