Costruttore fallito, le famiglie perdono i soldi

Hanno pagato le loro case ma risultano residenti abusivi. È l’incredibile storia di alcune famiglie dell’Isola incappate nel fallimento dell’impresa edile che ha costruito gli alloggi in cui vivono o in cui si sarebbero dovute trasferire. La denuncia arriva da Chignolo dove alcune famiglie si sono rese conto che i loro contratti preliminari di acquisto avevano perso valore dopo che il curatore fallimentare li aveva dichiarati sciolti. Con la prospettiva reale di perdere la casa vedendo l’abitazione finire all’asta a favore del migliore offerente.

C’è chi ha versato 116 mila euro per un preliminare che ora è carta straccia (perché è il rogito che conta in questi casi), chi ha impegnato risparmi e liquidazioni per acquistare un appartamento che non è stato mai consegnato, e chi la casa l’ha già pagata e ora si rifiuta di lasciarla libera come invece richiesto dal curatore fallimentare. A Carvico padre e figlio si sono addirittura presi la briga di vigilare sul cantiere per evitare che il loro appartamento in costruzione venisse venduto ad altri.
Il coordinamento delle vittime dei fallimenti immobiliari invita a diffidare delle imprese che non sono in grado di fornire la fidejussione di garanzia imposta dalla nuova legge in vigore dal luglio 2005 che, sempre secondo l’associazione, non viene applicata dalla maggioranza delle imprese costruttrici.(20/06/2007)

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