È un freddo «democratico»
Nel weekend forse la neve

La «maionese invernale» non riesce, ma abbiamo rimediato uno degli ingredienti necessari, il freddo. E si tratta di un freddo davvero molto democratico, che ha portato gli stessi brividi sia in pianura che in montagna, sull'onda del flusso orientale che è arrivato deciso a tutte le quote.

La «maionese invernale» non riesce, ma abbiamo rimediato uno degli ingredienti necessari, il freddo. E si tratta di un freddo davvero molto democratico, che ha portato gli stessi brividi sia in pianura che in montagna, sull'onda del flusso orientale che è arrivato deciso a tutte le quote.

Infatti, ci mostrano i -8 °C di minima, sia la stazione meteo di Ca' San Marco che diversi punti di rilevamento della pianura bergamasca, ma con disagio nettamente più sensibile al piano, a causa dell'umidità presente.
Parliamo quindi della galaverna, che già domenica aveva iniziato i suoi ricami nella Bassa, ma che ieri ha avuto miglior realizzazione, spingendosi fino alla periferia Sud di Bergamo.

E si tratta davvero di «giornate di ghiaccio», visto che il tracciato delle temperature, su buona parte della nostra pianura, è sempre rimasto in campo negativo. L'anticiclone europeo è ancora nei pressi, girovago fra Spagna, Italia ed Inghilterra, e ancora martedì e mercoledì manterrà questa stabilità invernale, sempre con nebbia e galaverna al piano, cieli limpidi e freddi in montagna.

Si spezzerà, questo equilibrio, a partire da giovedì, con l'arrivo di una fase di vento da Nord, che smuoverà la nebbia. Poi, nel prossimo weekend, ecco una nuova irruzione di aria artica, questa sì capace di produrre qualche fiocco di neve.

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