Nigeriano preso sull’A4 per furto di benzina finisce accusato di una rapina in Puglia

Inseguito e catturato dopo un banale furto di carburante, un nigeriano di 33 anni domiciliato a Dalmine è finito accusato di una rapina compiuta 20 giorni fa in Puglia. Per l’uomo è scattato il fermo di polizia giudiziaria. Gli agenti della polizia stradale di Seriate lo hanno bloccato in A4, poco dopo l’area di servizio Brianza, da dove fuggiva dopo aver riempito con 80 euro di benzina il serbatoio della berlina Opel sulla quale viaggiava. Gli accurati controlli della Polstrada hanno poi portato alla pista della rapina.In caserma a Seriate, infatti, il nigeriano è stato sottoposto ad accertamenti. Il suo permesso di soggiorno è risultato scaduto e da un controllo sulla vettura, intestata alla moglie dell’uomo, nigeriana residente a Somendenna (Zogno), è risultato che proprio quell’auto, stesso modello e stessa targa, era stata segnalata il 25 maggio scorso in una rapina a Canosa di Puglia (Bari). Gli agenti hanno così contattato i colleghi del commissariato pugliese e hanno scoperto, in base alla denuncia di rapina, che la Opel in questione doveva essere oggetto di compravendita tra un non ancora identificato nigeriano (che è risultato poi essere l’uomo bloccato sull’A4.) e un altro immigrato di origine marocchina, di professione benzinaio. Il prezzo pattuito era di 3.100 euro. Proprio la cifra rubata il 25 maggio al marocchino, stordito con del gas narcotizzante spruzzato da una bomboletta. La Polstrada di Seriate ha inviato in Puglia la fotosegnaletica del fermato, che nel giro di poche ore è stata riconosciuta dalla vittima. Da semplice furto, l’accusa diventava rapina. Per competenza territoriale il fermo è stato comunicato alla procura di Monza, che ha disposto il trasferimento del nigeriano nel carcere locale.

(15/06/2005)

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