«Palazzo Italia aperto fino a gennaio»
Lo chiede la Cisl. Cosa ne pensi?

Dopo la risposta di cortesia del commissario unico di Expo Giuseppe Sala e le «aperture» del presidente di Palazzo Italia Diana Bracco, la Cisl milanese rilancia la sua proposta di prorogare l’apertura del padiglione fino al 6 gennaio 2016.

E lo fa scrivendo una lettera alla stessa Bracco e (per conoscenza) al ministro Maurizio Martina, al presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e al presidente dell’Anac Raffaele Cantone.

Ecco la lettera:
«La ringraziamo per l’attenzione che ha manifestato verso la proposta della Cisl milanese. Abbiamo sempre creduto in questo grande progetto e siamo molto contenti che, a dispetto dei tanti scettici e critici, si stia rivelando un successo, sia nei numeri che per i contenuti.
La nostra idea è che l’occasione di Expo vada sfruttata al massimo delle sue potenzialità. Ecco perché, come abbiamo scritto al commissario Sala, considerando la grande affluenza di pubblico e, quindi, le difficoltà ad accedere a Palazzo Italia, pensiamo che andrebbe valutata l’opportunità di prorogare fino al 6 gennaio 2016 l’apertura del padiglione da Lei presieduto.
Ciò consentirebbe anche di “agganciare” le festività natalizie, un momento che viene valorizzato in diverse città europee con eventi speciali. Quale migliore occasione, dunque, per mettere in vetrina il sapere e i sapori italiani? Oltretutto, in quel periodo, nell’area di Expo e della Fiera, sono in programma altre iniziative, come l’Artigiano in Fiera, che richiamano migliaia di persone. Perché non creare delle sinergie? Ma non c’è solo l’effetto turistico e commerciale da evidenziare. In prospettiva, come sindacalisti, guardiamo con attenzione anche al tema del lavoro. Palazzo Italia potrebbe ospitare un Forum permanente su alimentazione-ospitalità-turismo, aperto alla scuola e alla formazione (con progetti specifici scuola-lavoro), in collaborazione con gli Enti bilaterali, le categorie e gli imprenditori.
Su queste ed altre idee siamo pronti a confrontarci con Lei e con tutti gli attori interessati. Ringraziandola ancora per l’attenzione e per il lavoro svolto, la salutiamo cordialmente».

Voi cosa ne pensate?

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