Pompieri: in sciopero il 75% a livello nazionale In Bergamasca l’adesione ha raggiunto il 90%

Oltre il 75% dei vigili del fuoco a livello nazionale - il 90 per cento in Bergamasca - ha incrociato le braccia aderendo allo sciopero proclamato dai sindacati di categoria. In alcune realtà l’astensione dal lavoro ha raggiunto anche il 100 per cento. Un’adesione quindi «ben oltre la rappresentatività delle organizzazioni sindacali che lo hanno proclamato» sottolineano in un comunicato i segretari di Fp-Cgil, Uil Pa Vvf, Rdb Pi Vvf, Cvsa Aziende Vvf e Div-Dirstat. I motivi dello sciopero e dello stato di agitazione sono legati al mancato rinnovo del contratto e a decisioni del Governo che rischiano di «snaturare il corpo dei Vigili del fuoco».«Il Ministro dell’Interno - prosegue il comunicato - non può più non prenderne atto: i decreti attuativi devono essere pregiudizialmente ritirati e deve essere riaperta una discussione di merito, con tutte le organizzazioni sindacali, al fine di concretizzare una riforma veramente condivisa, tale da valorizzare professionalmente ed economicamente gli operatori, ma anche il servizio alla cittadinanza».

Le organizzazioni sindacali annunciano di essere pronte «a proseguire la campagna di mobilitazione generale, sia attraverso la proclamazione di un altro sciopero, sia con iniziative di piazza ancora più eclatanti di quelle messe in campo fino ad ora» Alta la partecipazione allo sciopero anche a Bergamo che ha riguardato per due ore gli amministrativi e per quattro - dalle 10 alle 14 - gli operativi. Sono stati comunque garantiti i servizi essenziali di emergenza e di soccorso.

(01/07/2005)

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