Rapinato della giacca a 17 anni
Baby gang in azione nel sottopasso

Lo hanno spintonato, poi circondato e minacciato e alla fine lo hanno costretto a consegnare loro lo smanicato firmato Aspesi che indossava. È successo nel sottopasso della stazione ferroviaria di Bergamo il 19 marzo me le indagini si sono concluse solo nei giorni scorsi con l'identificaizone di tre minorenni, denunciati per il reato di rapina in concorso.

IL FATTO
La vicenda risale quindi allo scorso mese in pieno giorno: intorno alle 13.30 del 19 marzo la vittima della rapina, un ragazzo di 17 anni di Alzano Lombardo, stava percorrendo il sottopasso per raggiungere via Garibaldi quando è stato spintonato con forza da un ragazzo. Subito dopo il 17enne è stato circondato da un gruppo di giovani che, a spallate, lo hanno minacciato e aggredito facendosi consegnare lo smanicato della nota griffe Aspesi in voga tra i ragazzi.

LA DENUNCIA
LA Polizia ferroviaria è venuta a conscenza del fatto solo in serata quando i genitori del ragazzo hanno sporto denuncia. Gli agenti hanno visionato i filmati e le telecamere installate nel sottopasso ferroviario hanno permesso di recuperare il momento dell'aggressione. Da lì sono scattate le indagini: nel filmato le forze dell'ordine hanno notato alcuni giovani estranei alla rapina ma che avevano notato quanto era accaduto. Ben riconoscibili dai loro cappellini, i poliziotti sono riusciti a rintracciarli nei giorni successivi e dalle loro testimonianze sono risaliti alla baby gang, scoprendo che il gruppo di aggressori frequentava la zona dei Propilei e della stazione delle Autolinee. La polziia è risalita anche alla scuola frequentata: i giovani sono infatti iscritti all'Istituto Pesenti, con una pessima condotta e parecchi giorni di sospensione sul loro curriculum.

TRE GLI IDENTIFICATI
La Polferr ha così identificato un 14enne albanese, un 15enne e un 16enne, entrambi italiani, tutti e tre residenti a Ponteranica. I ragazzi sono stati denunciati per il reato di rapina in concorso.

VENDUTO IL BOTTINO
Da perquisizioni domiciliari nelle abitazioni dei tre denunciati, gli agenti non hanno però recuperato lo smanicato. I tre hanno quindi ammesso di aver consegnato il «bottino» della rapina a un marocchino di 19 anni. Quest'ultimo è stato denunciato per ricettazione: è risultato infatti che lo smanicato è stato venduto al 19enne a 60 euro.

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