Reddito di cittadinanza in Lombardia
Maroni: «Le risorse ci sono»

«Martedì ci sarà il vertice con i capigruppo sul reddito di cittadinanza. Mi pare che ci siano tutte le condizioni perché ci debba essere un intervento»

«I dati che sono emersi dimostrano che c’è bisogno di questo intervento, che non è alternativo alle politiche attive del lavoro ma si affianca, perché ci sono cittadini lombardi che non possono rivolgersi alle politiche attive, penso ad un 70 enne senza reddito, che non può certo seguire i corsi di formazione professionale, per cui a fianco alle politiche attive sul lavoro, in cui la Lombardia è Regione leader in Italia, voglio mettere una componente di sostegno al reddito per chi non arriva a fine mese». Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni.

«Sono in corso delle simulazioni - ha proseguito Maroni - per valutare le esperienze che già ci sono nei Paesi europei, che sono tante, per scegliere il meglio e adottarlo alla Lombardia, che ha una sua specificità. Ci sono tante possibilità penso a un’iniziativa comune delle parti sociali, un documento che hanno fatto per il reddito di inserimento sociale, un documento molto interessante a cui ha aderito anche la Conferenza delle Regioni; per cui ci sono tanti spunti, documenti e proposte e io voglio prendere il meglio, adattandolo, lo ripeto, alla specificità della Lombardia».

«Le risorse ci sono, il Fondo Sociale Europeo ci ha dato 970 milioni per le politiche attive e la lotta alla povertà, a cui possiamo aggiungere, se sarà il caso, anche delle risorse regionali - ha concluso Maroni -. Di tutto questo cominceremo a discutere da domani e faremo incontri con le parti sociali, con il volontariato e con i Comuni, per definire il modello lombardo di intervento».

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