Sull’incidente di Calolzio aperte tre inchieste

Sono state aperte tre inchieste per far luce sull’incidente ferroviario accaduto lunedì 20 giugno al passaggio a livello di Sala di Calolziocorte. La prima delle tre inchieste sarà condotta dalla magistratura di Lecco che ha aperto un fascicolo per «disastro colposo». Al momento non ci sarebbero indagati. Le altre due sono di Trenitalia e di Rfi (Rete ferroviaria italiana).

Verso le 17.30 di lunedì le sbarre non si sono abbassate all’arrivo del treno e non si è nemmeno acceso il semaforo rosso lungo la linea ferroviaria. Così il convoglio - un locale partito da Bergamo 25 minuti prima - ha centrato la parte posteriore di un Range Rover proveniente dalla Valtellina che stava attraversando il passaggio a livello.Verso le 17.30 di lunedì le sbarre non si sono abbassate all’arrivo del treno e non si è nemmeno acceso il semaforo rosso lungo la linea ferroviaria. Così il convoglio - un locale partito da Bergamo 25 minuti prima - ha centrato la parte posteriore di un Range Rover proveniente dalla Valtellina che stava attraversando il passaggio a livello.

La vettura è andata distrutta e il guidatore Giorgio Corno imprenditore di Bergamo di 41 anni, se l’è cavata con qualche contusione e tanta paura.

Secondo alcune testimonianze non sarebbe la prima volta che le sbarre non si abbassano e anche per questo motivo c’è una dura presa di posizione dell’Amministrazione comunale di Calolzio. Il sindaco, infatti, scriverà alle ferrovie per richiamare la situazione di disagio e di pericolo. L’incidente ha riacceso i riflettori sui lavori per il sottopasso ferroviario - che dovrà eliminare il passaggio a livello - cominciati nell’ottobre del 2003, ma fermi dal maggio dello scorso anno - per apportare correzioni al progetto (da una modifica diametro del rondò, ai problemi legati alla presenza di una falda acquifera, alle dimensioni del manufatto per consentire un eventuale raddoppio della linea ferroviaria).

(21/06/2005)

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