Tensione tra legionari e partigiani
Cori, insulti e gestacci a Rovetta

Cimitero e piazza Ferrari: a Rovetta i due luoghi sono lontani qualche centinaio di metri, a piedi si percorrono in una manciata di minuti.

Da un parte la commemorazione (nella foto principale), organizzata dal Comitato onoranze caduti di Rovetta dei 43 militi della Legione Tagliamento uccisi il 28 aprile del 1945 dai partigiani; dall’altra Anpi, Ribelli della montagna e amministrazione comunale con una contro manifestazione. Per la prima volta una separazione fisica più significativa di quella degli anni scorsi, con le forze dell’ordine impegnate a impedire che i gruppi entrassero in contatto, ma senza poter evitare cori, insulti e gestacci.

Domenica mattina 24 maggio carabinieri e polizia erano comunque dislocati un po’ ovunque a Rovetta, per scongiurare qualsiasi rischio. E tutto sembrava andare per il meglio quando, intorno alle 11,30, un’auto è passata nei pressi della piazza lanciando o solo esibendo (non è ben chiaro) un libro dedicato ai fatti di Rovetta con l’immagine della bandiera della Repubblica sociale italiana su sfondo - superfluo dirlo - nero. Il libro è stato afferrato e fatto a pezzi da alcuni giovani presenti in piazza; sono volate parole grosse con l’invito, da parte degli antifascisti ad allontanarsi, accompagnato dal lancio di uova.

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