Treviglio, il sindaco azzera la Giunta comunale

Da ieri sera Treviglio non ha più una giunta municipale. Nella seduta in cui il Consiglio comunale era chiamato a esprimersi sulla possibilità di costruire una centrale termoelettrica in città, il sindaco Giorgio Zordan ha infatti annunciato l’azzeramento degli incarichi nell’esecutivo e dei mandati ai consiglieri delegati. L’annuncio verso il termine della seduta, quando il Consiglio stava discutendo in merito alla censura del vicesindaco Giuseppe Rozzoni - proposta dai Ds e poi non accolta - per il suo duplice ruolo di amministratore e presidente della società Centrale Orobica srl che ha proposto il progetto dell’impianto termoelettrico.

«Vista la questione della centrale e le oggettive difficoltà per l’approvazione del bilancio - ha spiegato Zordan poco dopo le 21,15 -, azzero gli incarichi di assessori e consiglieri delegati. Avvierò una serie di consultazioni e questa volta metterò in primo piano il ruolo dei partiti. Se si riuscirà a costruire una maggioranza, andremo avanti. Altrimenti si andrà a casa. In quest’ultimo caso, però, ci troveremmo un commissario esterno fino alla primavera del 2005».

Zordan ha revocato l’incarico a Giuseppe Rozzoni dell’Udc (vicesindaco e assessore al Bilancio), Bruna Vitali di Città nuova (Servizi sociali), Paolo Gatti dei Popolari (Lavori pubblici), Luigi Minuti della Margherita (Urbanistica) ed Eugenio Manenti di Forza Italia (Affari generali). Ritirate anche le deleghe ai consiglieri Daniele Corbetta di Città nuova (Informatizzazione), Federico Merisi della Margherita (Sport), Andrea Cologno di An (Edilizia privata), Flavio Bregant di Forza Italia (Ambiente) e Gianluca Pignatelli di Forza Italia (Cultura e Pubblica istruzione). Resta in carica il presidente del Consiglio, Basilio Mangano, di An: questo incarico non è a discrezione del primo cittadino, ma viene deciso dall’intero Consiglio.

(02/03/2004)

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