Abb di Dalmine, via a 18 assunzioni
Accordo firmato per i somministrati

È stato siglato l'accordo per i lavori somministrati della Abb di Dalmine, azienda leader mondiale nelle tecnologie per l'energia e l'automazione. L'intesa, firmata nella sede di Confindustria Bergamo, riguarda i 60 dipendenti somministrati dei 600 che operano all'interno dello stabilimento, quindi la manodopera tradizionalmente più penalizzata anche per gli effetti della crisi economica e quindi bisognosa di maggiori tutele.

L'intesa viene presentata ora ai lavoratori riuniti in assemblea (venerdì 23 marzo): l'accordo è stato sottoscritto dalle organizzazioni sindacali di categoria di Fim Cisl e Uilm Uil con Abb e va in qualche modo controcorrente rispetto a una situazione generalizzata nella quale le vertenze riguardano cassa integrazione, mobilità e, più in generale, procedure di riduzione del personale.

Dei 60 lavoratori in somministrazione, i 18 con anzianità superiore ai 24 mesi verranno assunti a tempo indeterminato entro fine mese mentre per altri 13 con anzianità di almeno un anno è previsto l'inserimento in un "bacino" (che avrà la durata temporale equivalente al tempo occorrente per la riorganizzazione aziendale, cioè fino a giugno 2013) dal quale verranno ripescati in via prioritaria per future assunzioni in Abb.

Per questi ultimi, inoltre, alla scadenza dell'attuale contratto di somministrazione e al conseguente ingresso nel “bacino” è prevista l'assegnazione di un incentivo di 2.800 euro. Per i rimanenti lavoratori (circa 30) con anzianità più bassa non è stato momentaneamente possibile trovare altre soluzioni.

«L'azienda – sottolinea Damiano Bettoni, della Uilm di Bergamo - ha comunque dato la propria disponibilità a verificare la possibilità del ricorso alla cassa in deroga qualora i dipendenti in somministrazione con mandato in corso fossero coinvolti in un improvviso calo produttivo del reparto in cui lavorano. In questo modo Abb intende far fronte in maniera adeguata alla variabilità dei processi produttivi conseguenti al nuovo ruolo assegnato allo stabilimento di Dalmine dal piano di riorganizzazione firmato dalle parti in Assolombarda il 9 e 24 febbraio, continuando così ad utilizzare i lavoratori somministrati, in deroga al divieto dell'utilizzo di questi, nei periodi di vigenza della cassa integrazione e della mobilità, espresso dal decreto legislativo n.276 del 2003. L'intesa raggiunta in Confindustria ha inoltre evitato il rischio del ricorso ad eventuali esternalizzazioni di attività, valorizzando le professionalità interne anche dei somministrati».

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