Il gruppo Rotelli rilancia
405 milioni per il San Raffaele

Il gruppo Rotelli alza la posta e dal San Raffaele arriva un sospiro di sollievo: aggiunti 100 milioni alla cifra già messa sul piatto lo scorso 31 dicembre portando così a quota 405 milioni l'offerta.

Il gruppo Rotelli alza la posta e dal San Raffaele arriva un sospiro di sollievo. «L'ospedale è salvo, missione compiuta» commenta il vicepresidente Giuseppe Profiti davanti al rilancio del gruppo ospedaliero San Donato che aggiunge 100 milioni alla cifra già messa sul piatto lo scorso 31 dicembre portando così a quota 405 milioni l'offerta per rilevare il «gioiello» della sanità privata lombarda, gravato da un miliardo e mezzo di euro di debiti. La mossa del gruppo ospedaliero di San Donato, guidato da Giuseppe Rotelli, è arrivata ieri verso mezzogiorno davanti al notaio Enrico Chiodi Daelli. Ieri, inolttre, scadeva il termine per presentare offerte migliorative rispetto a quella da 305 milioni fatta cinque giorni fa dello stesso Rotelli e che sorpassava di 55 milioni i 250 messi a disposizione dalla cordata Ior-Malacalza.

Entro il 10 gennaio a mezzogiorno questi ultimi dovranno scegliere: far valere il loro diritto di prelazione pareggiando l'offerta per rilevare la newco, oppure sfilarsi lasciando il «gioco» in mano all'imprenditore e fondatore del gruppo di San Donato. Questo sarà deciso in un doppio consiglio di amministrazione il 9 e 10 gennaio prossimi: in quella due giorni il cda valuterà l'offerta targata Rotelli e stabilirà poi se andare avanti con una ulteriore proposta tenendo conto, è un'ipotesi ventilata, di un nuovo partner, l'Humanitas di Rozzano, che potrebbe, eventualmente in un secondo momento, prendere il posto della banca del Vaticano. Per il rilancio del gruppo di San Donato, il presidente della sezione fallimentare di Milano, Filippo Lamanna ha spiegato di «essere estremamente soddisfatto» facendo notare che ciò significa un buon 15% in più di rimborsi a favore dai creditori dell'ente.

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