Confindustria, Bombassei-Squinzi
sfida aperta per il dopo Marcegaglia

La sfida per la presidenza di Confindustria vede in corsa due stelle del firmamento industriale italiano. Alberto Bombassei e Sergio Squinzi. Il primo, vicentino di nascita, è giunto da piccolo a Bergamo dove ha fondato la Brembo. Squinzi è nato a Cisano.

La sfida per la presidenza di Confindustria, vede in corsa due stelle del firmamento industriale italiano, entrambi bergamaschi. Sulla bergamaschità di Alberto Bombassei e Sergio Squinzi si impone un distinguo: Bombassei è vicentino di nascita (1940) ma è giunto fin da piccolo a Bergamo dove, mezzo secolo fa, ha fondato la Brembo, di cui è presidente. Squinzi, al contrario, è bergamasco di nascita (1943, a Cisano Bergamasco dove la famiglia era sfollata) ma è a Milano che ha sempre operato con l'azienda di famiglia Mapei di cui è amministratore unico.

La gara - partita già da alcuni mesi - è tra loro due, mentre il terzo candidato, il veneziano Andrea Riello, è di bandiera e «territoriale», appoggiato dal Veneto. Non è escluso che annunci il suo ritiro prima del fischio d'inizio ufficiale della partita fissato per il 24 gennaio, quando l'iter elettorale sarà avviato dai past president confindustriali Vittorio Merloni, Luigi Lucchini, Luigi Abete, Giorgio Fossa, Antonio D'Amato, Luca di Montezemolo, presente anche l'attuale presidente Emma Marcegaglia.

Spetterà a loro indicare una rosa di 9 nomi da cui poi i 194 membri della Giunta - il giorno successivo - sceglieranno i tre «saggi» che avranno tempo 45 giorni per sondare le federazioni regionali e le associazioni di categoria e, quindi, per ufficializzare le candidature che verranno votate il 22 marzo dalla Giunta di Confindustria. Squadra e programma saranno presentati alla riunione di Giunta del 19 aprile e poi sottoposti al vaglio dell'assemblea il 23 maggio, giorno del passaggio delle consegne dalla Marcegaglia al nuovo presidente.

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