La Larus per ricominciare
si affida all'icona Balotelli

È il segno dei tempi. Una volta era Gorbaciov ad affidare all'editrice i suoi ricordi sulla Perestrojka, o Di Pietro all'apice di Mani Pulite, o Sgarbi con il suo Sgarbino. Ora per risollevarsi dal momento più cupo della sua storia la Larus si affida a Mario Balotelli.

È il segno dei tempi. Una volta era Gorbaciov ad affidare all'editrice i suoi ricordi sulla Perestrojka, o Di Pietro all'apice di Mani Pulite a pubblicare 5 libri di educazione civica, mentre Sgarbi sfoggiava il suo dizionario, lo Sgarbino. Ora per risollevarsi dal momento più cupo della sua storia la Larus si affida alla nuova icona contemporanea, il bad boys Mario Balotelli, milanista e azzurro.

Simbolo discusso «Supermario», non solo per il calcio ma per l'Italia intera, capace di conquistare la copertina del settimanale Time, che lo ha inserito tra le 100 persone più influenti al mondo (due giorni fa la premiazione a New York a cui Mario ha rinunciato per continuare gli allenamenti): l'unico connazionale a fargli compagnia è il presidente della Bce Mario Draghi.

La casa editrice bergamasca non ha voluto arrendersi alle gravi difficoltà finanziarie, iniziate dalla truffa subita con tanto di tentata estorsione a fine 2009 e sfociate il mese scorso nel fallimento: il Tribunale di Bergamo ha concesso il procedimento di continuità, con relativo affitto del ramo d'azienda alla newco di Roberto Maggi srl, società mai utilizzata del figlio dello storico fondatore Giovanni e ultimo titolare.

La prima mossa per il rilancio è proprio la pubblicazione del libro: «Balotelli. A cresta alta», scritto da Raffaele Panizza e Gabriele Parpiglia, in tutte le librerie italiane già dalla prossima settimana, che racconta la storia del campione più controverso del pallone, dalla nascita ai giorni nostri.

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