Al via Unica Point
«i servizi alla mano»

Una sola struttura dove trovare lo sportello di acqua, energia, gas, rifiuti, telefonia e posta. È nata domenica a Sotto il Monte, con l'inaugurazione ufficiale, Unica Point: una rivoluzione per i cittadini dell'Isola bergamasca e la Valle San Martino.

Una sola struttura dove trovare lo sportello di acqua, energia, gas, rifiuti, telefonia e posta. È nata domenica a Sotto il Monte, con l'inaugurazione ufficiale, Unica Point: una rivoluzione per i cittadini dell'Isola bergamasca e la Valle San Martino che da questa mattina potranno contare su un nuovo punto di riferimento per le forniture di casa.

«Tutto nasce dall'esigenza di ampliamento delle strutture Hidrogest - spiega il presidente Gian Maria Mazzola -. Abbiamo voluto creare una casa comune delle società del territorio, un modo pratico di poter fruire dei vari operatori, coordinadoli e garantendo risposte personalizzate. La gente non sopporta più call center che rispondono a centinaia di chilometri di distanza senza risolvere i problemi. Qui si potrà sempre parlare con un operatore del territorio in grado di individuare e risolvere tempestivamente i problemi».

Le società fanno squadra
Unica Service nasce dall'unione di Hidrogest, la società pubblica di Sotto il Monte che gestisce il sistema idrico per 30 Comuni dell'Isola e della Valle S. Martino; G.Eco che si occupa di rifiuti; Linea Servizi che distribuisce gas e corrente, Aemcom specializzata in telefonia e internet; Tnt Post operatore postale. «È stata creata una libera associazione di imprese», spiega Mario Doneda, vicepresidente di Unica. Il valore aggiunto di Unica Point, aperta da lunedì a venerdì (8-16), in via Falcone e Borsellino, è il rapporto diretto con il cliente.

«Ogni operazione sarà più semplice - spiega Livio Mazzola, presidente del Consiglio di gestione di Hidrogest - perché il cliente potrà incontrare l'interlocutore». Non un ritorno al passato, ma un cammino verso il futuro. Commenta infatti Remo Pozzoni, presidente del Consiglio di sorveglianza: «È una società proiettata nel futuro, anzi futurista». Hidrogest negli anni ha voluto investire sul fattore umano. «Per migliorare le performance aziendali - svela il vicepresidente Bruno Locatelli - abbiamo puntato sulla formazione con 2.842 ore in sei anni».

Il capitale umano non è l'unico punto di forza: «Dal 2007 al 2012 - dichiara l'amministratore delegato Carlo Arnoldi - abbiamo investito 31.794.689,25 euro nel servizio idrico integrato, su impianto dell'acquedotto, di depurazione, reti d'acquedotto, di fognatura e di collettori».

Il servizio
L'edificio, aperto al pubblico ieri per la giornata inaugurale e per la benedizione di don Claudio Dolcini, parroco di Sotto il Monte, vanta una tecnologia innovativa. «È l'impianto heating and cooling - spiega il dirigente tecnico Roberto Vetere - che gestisce il condizionamento grazie all'energia solare. È una struttura pilota finanziata dalla Regione. Il prossimo progetto riguarderà l'impianto idroelettrico sul condotto di adduzione fognaria al depuratore di Brembate: vogliamo produrre energia dalle acque reflue. Sarà il primo in Italia». Sempre a Brembate, Hidrogest è intervenuta anche sull'ossidazione biologica del liquame. «Abbiamo sostituito il sistema di insufflazione - puntualizza l'ingegnere ambientale Yafet Ambrosini -. Lo applicheremo anche sulla prima linea». Tante quindi le novità. «Alle 18 casette dell'acqua che distribuiscono 4 milioni di litri all'anno - annuncia il dirigente amministrativo Mario Morotti - entro fine anno se ne aggiungeranno altre otto a Medolago, Solza, Barzana, Caprino, Carvico, Chignolo, Sotto il Monte e Ambivere».

Al taglio del nastro erano presenti i sindaci dei trenta paesi del consorzio, il deputato del Pd Elena Carnevali («Quello di oggi è un esempio concreto di voglia di valorizzazione del capitale umano»), il collega democratico Giovanni Sanga («Il futuro passa attraverso la capacità di restituire qualità ai servizi») e il senatore del Pdl Marco Pagnoncelli: «Gli amministratori di questa società hanno saputo gestire come se fosse un'azienda loro e non pubblica».

Elisa Riva

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