Condizionatori d'aria ante 2008?
Rischiano di diventare fuorilegge

Anche se l'estate quest'anno è iniziata facendo le bizze, gli impianti di condizionamento dell'aria continuano a essere al centro dell'attenzione. Questa volta, però, a causa di un obbligo normativo che rischia di travolgere buona parte dei condizionatori.

Anche se l'estate quest'anno è iniziata facendo le bizze, gli impianti di condizionamento dell'aria continuano ad essere al centro dell'attenzione. Questa volta, però, a causa di un obbligo normativo che rischia di travolgere buona parte dei condizionatori installati in abitazioni e laboratori nell'ultimo decennio.

L'Unione europea ha infatti deciso di mettere al bando un gas refrigerante altamente dannoso per l'ozono, chiamato R-22, comunemente utilizzato nei sistemi di condizionamento residenziali, commerciali (come le celle frigorifere) e perfino nelle automobili. L'ora X scatterà il 1° gennaio 2015.

Prima di questa data, però, gli apparecchi potranno ancora essere manutenuti utilizzando soltanto R-22 riciclato e recuperato, ma il problema è che ad oggi non esiste una quantità sufficiente a soddisfare tutte le richieste.

«Più della metà del parco-condizionatori esistenti dovrà essere bonificato entro due anni - spiega il vicepresidente dell'Associazione artigiani e capo area Impiantistica, Giacinto Giambellini -. Possiamo dire che gli impianti montati fino al 2008 quasi certamente lo contengono. Superare questa situazione significa anche una nuova presa di coscienza riguardo la tutela ambientale e l'efficienza energetica, alla luce degli obiettivi europei».

Ma intanto è necessario provvedere ad una manutenzione costante degli impianti di condizionamento, per la quale da quest'anno esiste un preciso obbligo in capo al proprietario. «Per evitare brutte sorprese - continua Giambellini - è meglio affidarsi sempre a tecnici preparati e formati, evitando il fai da te».

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