Contratti nazionali di categoria
In attesa 230 mila bergamaschi

Sono quasi 230 mila i lavoratori bergamaschi interessati al rinnovo di contratti nazionali di categoria. Questione non semplice da affrontare in tempi di crisi. Ma è proprio in questi mesi di economia depressa che si gioca una partita chiave sul fronte dei salari e delle regole. Leggi di più su L'Eco di martedì 6 ottobre.

Sono quasi 230 mila i lavoratori bergamaschi interessati al rinnovo di contratti nazionali di categoria. Questione non semplice da affrontare in tempi di crisi. Ma è proprio in questi mesi di economia depressa che si gioca una partita chiave sul fronte dei salari e delle regole dopo che il 22 gennaio è stata varata la riforma degli assetti contrattuali. Gli alimentaristi ce l’hanno fatta.

L’industria agroalimentare ha retto meglio di altri di fronte alla crisi e questo ha aiutato. I tempi del rinnovo sono stati rapidi: contratto scaduto a fine maggio, piattaforma unica, rischio di rottura strada facendo, prima fra sigle sindacali poi con la controparte, ricomposizione e chiusura il 22 settembre, con un aumento a regime di 142 euro. Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil hanno firmato insieme.

Ora sul tavolo ci sono o arriveranno, tra la fine dell’anno e i primi mesi del 2010, una trentina di altri contratti da rinnovare. I metalmeccanici sono divisi da uno scoglio: la Fiom-Cgil ha presentato una piattaforma per il solo biennio, mentre quella di Fim-Cisl e Uilm guarda al triennio.

L’andamento delle trattative è noto: prosegue per le tute blu di Cisl e Uil, mentre la Fiom partecipa con un osservatore e ha proclamato uno sciopero per venerdì. A questo rinnovo guardano 1,6 milioni di lavoratori in Italia, circa 40 mila in provincia. Più lontani dai riflettori si muovono altri rinnovi che incidono sul manifatturiero bergamasco.
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