Maglificio Dalmine: sciopero e presidio
per protestare contro la mobilità

Braccia incrociate e presidio al Maglificio Dalmine spa, giovedì 15 ottobre: è stato infatti proclamato uno sciopero di 8 ore, accompagnato - dalle 8 del mattino fino a mezzogiorno - da un presidio davanti ai cancelli dell'azienda in protesta contro la procedura di mobilità annunciata per 73 persone sulle attuali 136 in organico. Proprio giovedì, infatti, sulla vertenza è in programma un incontro fra le parti in Confindustria a Bergamo: i sindacati di categoria Filtea-Cgil e Femca-Cisl chiederanno, come già hanno fatto, che l'azienda, invece di licenziare, si attivi per ottenere otto mesi di Cigs in deroga dal 1° gennaio 2010 con rotazione mensile del personale coinvolto.

Nell'azienda tessile di maglieria e accessori di Dalmine è in corso una cassa integrazione straordinaria di 7 mesi, prevista fino al 31 dicembre 2009. Una cassa così breve è motivata dal fatto che nel quinquennio dal 10-08-2005 al 9-08-2010 (quinquennio fisso previsto dalla normativa nazionale nel quale un'azienda industriale può utilizzare un massimo di 36 mesi tra Cigo e Cigs) l'azienda ne ha già utilizzati 29.

Intanto, i rappresentanti sindacali sono ancora in attesa di incontrare il sindaco di Dalmine, Claudia Maria Terzi, per illustrare la difficile situazione dei lavoratori del Maglificio, dopo che la richiesta di un incontro era stata inviata all'amministrazione comunale il 1° ottobre scorso.

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