Commercio e servizi in crisi
Volumi d'affari in calo del 6%

L’indagine congiunturale nel commercio al dettaglio, condotta da Unioncamere Lombardia e Regione Lombardia, ha coinvolto nel mese di ottobre 1.023 imprese lombarde con un numero di addetti compreso tra 3 e 199. In provincia di Bergamo hanno risposto 104 imprese con una copertura sul campione teorico pari al 80,6% . Il volume d’affari nel secondo trimestre del 2009 è segnalato in calo in provincia di Bergamo del -6,4% (-6,1% in Lombardia) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

La tendenza negativa delle vendite è in corso da sette trimestri consecutivi, in provincia come in regione, con un appesantimento della dinamica nell’ultimo trimestre. La variazione congiunturale grezza, misurata rispetto al trimestre precedente è a Bergamo di -5,3% (-4,6% in Lombardia), anch’essa in peggioramento rispetto al corrispondente dato della precedente indagine.

La riduzione del giro d’affari su base annua è marcata, anche se con tendenza in attenuazione, nel comparto dei beni alimentari (-4,4% a Bergamo, -5,4% in Lombardia) e ancor più nel non alimentare (-7,0% a Bergamo, -7,1% in Lombardia. Nel commercio al dettaglio non specializzato, corrispondente in linea di massima alla grande o quantomeno media distribuzione, a Bergamo si registra una variazione del -6,1%, in netto peggioramento rispetto al trimestre precedente. Il dato medio regionale, anch’esso in regresso, è del -5,2%.

Oltre la metà delle imprese commerciali di Bergamo indicano un calo del volume d’affari superiore al 5%. Il saldo percentuale tra variazioni di aumento e diminuzione è negativo (-51,5%) e in peggioramento rispetto al -44,6% della precedente indagine. Il 59,0% (rispetto al 64,9% nel primo trimestre) del campione registra un calo su base annua degli ordini ai fornitori e il saldo percentuale complessivo è negativo: -52,0% (-53,2% nello scorso trimestre).

Continua la flessione dei prezzi dei prodotti venduti: la variazione a Bergamo nel terzo trimestre è di -0,5% (-0,5% anche in Lombardia) così come già nella precedente indagine.

L’occupazione è in calo nel terzo trimestre del 2009 del -0,3% (rispetto al -0,8% a livello regionale) come risultato di un tasso d’ingresso del 2,2% e di un tasso di uscita del 2,5%.

Per quanto riguarda le prospettive per il trimestre successivo, il saldo tra segnalazioni di segno opposto (aumento-diminuzione) è ancora positivo ma in forte regresso per le vendite (+5,0% contro il precedente +23,2%), per l’andamento degli ordini ai fornitori (+14,9% a seguito del +34,0 del secondo trimestre) e per il giro d’affari (+13,9% contro il precedente +23,9%). La previsione sull’occupazione registra invece un contenuto saldo positivo (+8,8%) simile a quello della scorsa indagine.

L’indagine congiunturale nei servizi ha riguardato nel III trimestre dell’anno 1.659 imprese in Lombardia (nei settori: costruzioni-edilizia, commercio all’ingrosso, alberghi e ristoranti, trasporti e attività postali, informatica e telecomunicazioni, servizi avanzati alle imprese, altri servizi alle imprese, servizi alle persone) con 3 addetti e più, 189 di queste in provincia di Bergamo (con una copertura del 111,9% sul campione teorico).

Il volume d’affari complessivo, dell’insieme dei servizi indagati, è in contrazione a Bergamo su base annua del -6,6% (-6,4% in Lombardia) con tendenza negativa in rafforzamento e giunta al sesto trimestre consecutivo.

La variazione nel trimestre è negativa (-3,1%) a Bergamo così come in Lombardia (-3,7%) e in peggioramento rispetto alla precedente indagine. Il saldo percentuale tra segnalazioni di aumento e diminuzione è negativo (-36,9%) a Bergamo, in peggioramento rispetto al -30,6% della precedente rilevazione, in Lombardia è al -39,8% rispetto al precedente -40,2%. Gli andamenti del giro d’affari su base annua variano – anche per effetto della non sempre completa copertura campionaria, evidente nel dato provinciale - da settore a settore. Nelle costruzioni (36 risposte dal campione provinciale) la variazione è negativa e in peggioramento a Bergamo (-9,2%) e in Lombardia (-7,5%). Anche nel commercio all’ingrosso (32 risposte), le variazioni sono negative ma in netto miglioramento a Bergamo (-0,8%) e ancora marcate a livello regionale (-7,4%).

Negli alberghi e ristoranti (16 risposte), il volume d’affari è in calo a Bergamo (-4,9%) per il sesto trimestre consecutivo, con dinamica negativa in deterioramento; in regione il calo è del -6,6%. Resta pesantemente negativa l’attività dei trasporti a Bergamo (-10,2%) (40 risposte) così come in Lombardia (-9,5%). Anche nell’informatica e telecomunicazioni (11 risposte) la variazione tendenziale a Bergamo è negativa (-5,6 %, a seguito di una variazione positiva nella precedente rilevazione). Negativa (-4,0%) e in peggioramento la dinamica regionale.

Nei servizi avanzati alle imprese (ricerca e sviluppo, servizi professionali e imprenditoriali, ecc. con 26 risposte) il volume d’affari a Bergamo è tornato negativo (-6,4%) mentre si conferma il calo a livello regionale (-5,7%). Negli altri servizi alle imprese (finanziari, immobiliari, vigilanza, pulizia con 10 risposte) è in flessione il giro d’affari a Bergamo (-4,6%) e in Lombardia (-2,4%). Infine nei servizi alle persone (istruzione e sanità private, attività ricreative, lavanderie, parrucchieri, ecc. con 18 risposte) la dinamica tendenziale è nuovamente negativa a Bergamo (-4,2%) e in Lombardia (-2,4%), con lieve relativo miglioramento.

Scontando i margini di errore dovuti all’esiguità delle risposte nei sottosettori, si può notare un ulteriore peggioramento nel settore dell’edilizia e delle costruzioni, molto rilevanti nell’economia della provincia e una situazione critica nei trasporti, un settore molto sensibile alla dinamica degli ordini industriali. Qualche spunto di miglioramento affiora nel commercio all’ingrosso, settore peraltro molto ampio e variegato, mentre il giro d’affari nel settore turistico e della ristorazione si conferma in calo. Tornano in regresso i dati provinciali dell’ultimo trimestre nei servizi avanzati alle imprese e nell’informatica e la debolezza delle vendite nei servizi è infine ribadita dai servizi alle persone e dagli altri servizi, meno qualificati, alle imprese.

La dinamica dei prezzi dei servizi forniti dalle imprese bergamasche è ancora negativa: -0,6% nel trimestre, così come nella precedente indagine. L’occupazione nel complesso dei servizi è in aumento nel trimestre a Bergamo (+1,4%), a saldo di un tasso d’ingresso del 3,8 e di un tasso di uscita del 2,4 mentre è in calo in Lombardia (-0,9%). Incrementi degli addetti significativi risultano nel settore turistico-alberghiero, probabilmente per effetto della stagione estiva, e negli altri servizi alle imprese.

Le prospettive per il trimestre successivo formulate dalle imprese di servizi di Bergamo sono positive (saldo percentuale tra segnalazioni di segno opposto pari a +10,2%) anche se in calo rispetto alla precedente rilevazione (+26,8%); positive anche se in flessione le previsioni per l’occupazione (+7,6% contro il precedente +17,5%).

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