Crisi anche per la Smi SpA
Chieste 8 settimane di «cassa»

La crisi non risparmia neppure la Smi spa di San Giovanni Bianco, specializzata in macchine per imballaggio, nastri trasportatori e stampi. L’azienda, che nel 2008 ha dichiarato 104 milioni di euro di fatturato, con 566 dipendenti e oltre 20 mila clienti, ha risentito di un calo di commesse che l’hanno costretta a ridimensionare i propri piani di crescita, ricorrendo anche alla cassa integrazione ordinaria per tre mesi.

«La richiesta - spiegano i sindacati - è di 8 settimane a partire dal 27 aprile fino al 2 agosto con alcuni periodi e coinvolgerà un numero variabile di addetti a rotazione, compreso tra i 60 e i 200, a seconda delle divisioni della società presenti tra San Giovanni Bianco e San Pellegrino. Attendiamo comunque l’incontro di venerdì con l’azienda per capire meglio i contorni dell’operazione».

L’azienda ha sempre fatto dell’innovazione il suo punto di forza, investendo risorse importanti in ricerca e sviluppo, con il 13% del personale impiegato in attività di progettazione. Il 95% della produzione è rivolta all’estero, con l’Europa che resta il mercato leader col 60% dell’export. Tra i clienti, le grandi multinazionali del «food & beverage» come Coca Cola, Nestlè Danone e Unilever.

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