Immobili, segnali di ripresa
Compravendite in crescita

Il mercato immobiliare prova a rialzarsi. Sono positivi, infatti, i dati che vengono dall'Agenzia del Territorio a proposito della compravendita di nuove case. Nel secondo trimestre dell'anno, si registra un aumento del 2,3% rispetto allo stesso periodo del 2009.

Sempre secondo i dati diffusi, si evidenzia però un mercato immobiliare a due velocità: in buona ripresa nel 2° trimestre 2010 risultano le transazioni del settore residenziale mentre ancora in difficoltà appare il mercato non residenziale, con una perdita decisa delle compravendite nel terziario (-14,1%), meno sensibile invece nei settori commerciale (-4,7%) e produttivo (-4,2%). Il settore residenziale con 141.898 compravendite presenta un tasso tendenziale positivo in tutte le macro aree, con un incremento del 4,5% rispetto al secondo trimestre del 2009. Si conferma, inoltre per il settore residenziale un trend migliore per i capoluoghi, che crescono dell'8,1%, rispetto ai comuni minori che segnano un +2,9%.

Nelle otto principali città italiane e nelle relative province si osserva un consolidamento dell`inversione di tendenza già rilevata nel precedente trimestre. Infatti, i volumi delle compravendite di abitazioni registrano nel complesso un tasso medio tendenziale annuo pari a +11,2%.

«I segnali sono positivi – dice Gianfederico Belotti, direttore di «Case e Terreni» – ed effettivamente sta frenando la caduta del mercato. Confrontare però i dati di oggi con quelli del 2009 non è molto significativo, perché si tratta dell'anno peggiore dal dopoguerra ad oggi. Il primo trimestre dava addirittura un -19%. Ora, quello che si può dire senza eccedere in ottimismo è che un segnale di inversione di tendenza c'è».

Un segnale che coinvolge anche la Bergamasca, dove – continua Belotti – «si nota soprattutto la ripresa della volontà di acquisto da parte delle persone, più interesse e "voglia" di case. Lo registriamo nei clienti, che hanno oggi meno perplessità e dubbi propri della crisi economica. Perplessità e dubbi che nei mesi scorsi condizionavano e rallentavano il mercato». Un altro fatto positivo che ravvisa Belotti riguarda «l'aumento delle erogazioni di mutui. È presto per dire che la recessione immobiliare è finita, ma i segnali sono buoni».

Insomma, la crisi non è forse ancora passata, ma si vede la luce. E sempre Belotti spiega: «Da noi, tutto sommato, la crisi è stata modesta, se paragonata, in termini di mercato a Paesi come gli Stati Uniti, la Spagna, l'Inghilterra, la Grecia, dove si sono verificate cadute verticali dei prezzi degli immobili, anche del 40%. Da noi ci sono state diminuzioni del 10, 12%. Più che altro – insiste l'esperto –, la crisi ha colpito chi lavorava nel mercato immobiliare, tanti ragazzi che stavano creando un vero terziario immobiliare e che si sono trovati senza lavoro. Questo dispiace».

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