Multe latte: nella Bergamasca coinvolte 76 aziende

Questa la suddivisione per provincia, numero delle aziende e multe latte.- Bergamo: 76 aziende - 11.502.000 euro di multa;- Brescia: 165 aziende e 29.572.000 euro di multa;- Como: 2 aziende e 82.000 euro di multa;- Cremona: 45 aziende e 9.493.000 euro di multa;- Lecco: 3 aziende e 457.000 euro di multa;- Lodi: 19 aziende e 4.020.000 euro di multa;- Milano: 47 aziende e 7.390.000 euro di multa;- Mantova: 39 aziende e 5.997.000 euro di multa;- Pavia: 7 aziende e 2.035.000 euro di multa;- Sondrio: 1 azienda e 268.000 euro di multa;- Varese: 13 aziende e 879.000 euro di multaTOTALE REGIONE: 417 aziende per 71.697.000 euro di multa. "La grande novità di questa campagna è che la quota B è stata integralmente restituita ai produttori in regola con la legge". Così l’assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia, Luca Daniel Ferrazzi, commenta i dati aggregati elaborati da AGEA (Agenzia Generale per le Entrate in Agricoltura) relativi alla chiusura della campagna produttiva 2007/2008, che vede la Lombardia, con 4 miliardi di litri all’anno, rappresentare ancora circa il 40% della produzione di latte nazionale."In Lombardia - spiega Ferrazzi - la stragrande maggioranza dei produttori lavora nel rispetto delle regole. I dati che emergono in questi giorni dai calcoli di AGEA per la definizione del prelievo a carico dei produttori lombardi che hanno prodotto fuori quota, sono confortanti. Per la campagna 2007/2008 è dovuto un prelievo di 71 milioni di euro, contro i 79 milioni della scorsa campagna, quindi molte più aziende hanno contenuto la produzione o hanno affittato quote per coprire, in tutto o in parte, la quota B". In questi giorni i "primi acquirenti" della Lombardia, ovvero le società a cui i produttori conferiscono direttamente il latte, hanno ricevuto gli elenchi di quelli per i quali effettuare, entro il prossimo 15 agosto, il prelievo dovuto o la restituzione degli importi trattenuti e/o versati e non più dovuti"."Si può dire, ancora una volta - aggiunge Ferrazzi - che chi ha rispettato le regole ha visto premiato il proprio comportamento virtuoso, potendo beneficiare di una restituzione integrale della quota B. Emerge l’immagine di un settore che in maniera sempre più significativa sta aderendo alle regole del regime comunitario in materia di quote latte. Ora teniamo alta l’attenzione e continuiamo su questa strada"."Purtroppo - continua Ferrazzi - si conferma uno ’zoccolo duro’di circa 400 aziende a cui sono imputati tutti i 71 milioni di euro di prelievo per questa campagna, che si allontana sempre più dalla "legalità" e forse anche da possibili interventi di recupero delle stesse a causa dell’entità raggiunta dal prelievo non versato. Regione Lombardia per quanto le compete direttamente, è già nel pieno del proprio ruolo istituzionale"."Attraverso il recupero coattivo - prosegue l’assessore - abbiamo iscritto a ruolo nella campagna 04/05 ben 133 produttori per una cifra di 17 milioni di euro, ed in quella 06/07 altre 240 aziende per circa 40 milioni di euro; con l’iscrizione nel registro dei debitori, ad oggi abbiamo recuperato 20 milioni di euro relativamente a circa 1000 aziende agricole non in regola, ovvero 20 milioni di euro di premi PAC che non sono stati erogati alle aziende agricole ma trattenuti per operare la compensazione tra premio e prelievo supplementare. Nell’ultimo anno, inoltre, abbiamo revocato il riconoscimento di ’primo acquirente’ a 12 società che da sole cumulano l’80% del prelievo imputato a livello regionale, e che ora non potranno più ricevere latte. Un duro colpo che blocca il meccanismo fraudolento utilizzato al fine di raggirare il sistema delle quote latte e favorire le aziende che producono oltre la loro quota non pagando le multe imputate da Bruxelles". "In qualità di capofila nazionale per il settore lattiero- caseario - conclude Ferrazzi - invito anche il ministro Zaia e gli assessori delle altre Regioni produttrici di latte a dare continuità a quella serie di azioni previste dalla legge in grado di riequilibrare il sistema mettendo su un piatto della bilancia l’impegno e l’onestà di chi ha sempre lavorato legalmente, e sull’altro la spregiudicatezza di chi ha speculato al di fuori delle regole danneggiando l’immagine e l’economia regionali e nazionali". (06/08/2008)

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