Sommelier orobici
per il simposio Nato

Vini italiani di pregio e sommelier bergamaschi chiamati a servirli ad un centinaio di massimi esponenti della Nato: è successo per il raduno internazionale del Nrdc-Nato rapid deployment Corps, il Comando Nato alle dipendenze del Comandante Supremo delle Forze Alleate in Europa.

Vini italiani di pregio e sommelier bergamaschi chiamati a servirli ad un centinaio di massimi esponenti della Nato: è successo per il raduno internazionale del Nrdc-Nato rapid deployment Corps, il Comando Nato alle dipendenze del Comandante Supremo delle Forze Alleate in Europa (Saceur), presso Shape (Supreme Headquarters Allied Powers Europe).

Il raduno annuale si è tenuto quest'anno in Italia, a Milano, nella Caserma della Scuola Militare Teuliè, che è anche Centro Nato. Oltre cento persone provenienti da mezzo mondo (le Nazioni alleate nella Nato sono 28) hanno potuto degustare durante la cena di gala otto vini provenienti da cinque regioni d'Italia in abbinamento a sette piatti preparati per l'occasione.

Il Symposium è tornato in Italia dopo dieci anni e i responsabili dell'organizzazione hanno voluto presentare una selezione di qualità del vino italiano. Per questo compito sono stati scelti il sommelier bergamasco Luca Castelletti, consigliere nazionale Ais e Marco Falconi, governatore provinciale dell'Adid, l'associazione che riunisce gli assaggiatori di distillati.

Questi i vini scelti per gli ospiti internazionali: Prosecco Asolo azienda Loredan Gasparini; Franciacorta Brut Docg az. Vigne Note; Sauvignon Grave del Friuli az. Pittaro; Fiano Acquafredda az. Masseria Frattasi; Ghibellino az. Biava; Pervale az. Urlari; Moscato Strevi az. Marenco; Brachetto d'Acqui az. Marenco.

Particolare successo per i due vini lombardi: il Franciacorta Docg dell'azienda Vigne Note e il «Ghibellino» dell'azienda bergamasca Biava di Scanzorosciate. «Il Ghibellino - ricorda Castelletti - ha sorpreso con il suo taglio bordolese, un metodo internazionale che ha vinto la sfida, avendo ricevuto consensi anche dai francesi presenti al simposio. Molti consensi sono andati anche al servizio dei vini svolto dai sommelier della delegazione Ais Bergamo e alle grappe presentate dall'Adid Bergamo capitanata dal governatore Marco Falconi».

Il Nato Rapid Deployment Corps - Italy è stato costituito per fare fronte, in caso di necessità immediata, allo schieramento di una forza multinazionale in un area di crisi. Deve essere pronto a condurre operazioni difensive, offensive, in supporto della pace, di supporto umanitario ed altre operazioni sia dentro che fuori l'area di responsabilità dell'Alleanza Atlantica, in base a quanto stabilito dal comandante Nato della missione.

In tempo di pace il Comando non dispone, a meno dei supporti garantiti dall'Esercito Italiano, di forze permanentemente assegnate, ma di unità cosiddette «affiliate» a cui il comandante del Nrdc-IT può emanare direttive con particolare riferimento all'addestramento.

Roberto Vitali

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