Pisco e ceviche
Ecco a voi il Perù

Abituiamoci. Il primo è il distillato nazionale, il secondo è il piatto per eccellenza. Abituiamoci. E scordiamoci i luoghi comuni, le chitarre e mandolino del Perù. Il Perù non è mai stato «così lontano, così vicino».

L’Expo lo porta in città a Milano, per un assaggio di futuro prossimo: la cucina peruviana è tra quelle in grande ascesa e tra i primi 50 migliori ristoranti del pianeta, tre vere e proprie «star» sono a Lima. Pisco, si diceva, e ceviche – pesce crudo marinato in un limone «locale» decisamente più frizzante di quelli a cui siamo abituati -, ma anche quinoa, la «causa de cangrejo» e altre mille sorprese di mare e di terra, caffè e delizie dolci comprese. L’alta cucina peruviana si assaggia da «Daniel» nel cuore di Brera (angolo tra via Castelgoffredo e via San Marco) dove fino alla chiusura di Expo lo chef Daniel Canzian – allievo ormai volato dal nido di Gualtiero Marchesi - servirà menu peruviani alternandosi in cucina con i più celebri cuochi nati e cresciuti tra le Ande e il Pacifico, da Gastón Acurio a Pedro Miguel Schiaffino, da Virgilio Martinez a Mitsuharu, da Monica Huerta a Hector Solis.

Assaggi e degustazioni anche a Perú Cebiche & Pisco Bar, installato in occasione di Expo al Timé, storico locale di Brera dove rinfrescarsi con cocktail a base di pisco. Infine, il Perù e la sua tradizione sono in scena al Mudec, il nuovo Museo delle Culture di Milano sorto sulle ceneri dell’Ansaldo: mostre, fotografia, showcooking e incontri su una cultura enogastronomica che è già un must. Abituiamoci.

© RIPRODUZIONE RISERVATA