Colombo, caluschese di 24 anni
professionista di ciclismo nel 2010

Quando i sogni diventano realtà. Cristiano Colombo, ciclista ventiquattrenne di Calusco d’Adda, correrà nel 2010 la sua prima stagione da professionista con il Team Kalev Kuota, squadra estone di fascia Continental. Non un traguardo finale, bensì l’inizio di una favola, proprio come spera il corridore bergamasco.

«Nel 2010 debutterò nel mondo dei professionisti - esordisce lo scalatore orobico -. La voglia di confrontarmi in questa nuova categoria è tanta. Sarà un anno di transizione: innanzitutto dovrò acquisire esperienza, con la speranza di essere subito brillante per poter fare il grande salto, in una squadra almeno Professional, già nel 2011».

Lavoro duro quello del ciclista, fatto di ore e ore di allenamento e di grosso spirito di sacrificio. Nonostante la sua squadra venga da un paese così lontano, Cristiano potrà lavorare al fianco dei suoi compagni fin da gennaio. «La squadra, accompagnata dal ds bresciano Roberto Vigni, si stabilirà a Villongo per completare la preparazione invernale. Sarà un’ottima opportunità per lavorare tutti insieme e preparare la stagione. Sarò in gara da fine febbraio in Francia. Seguirò principalmente il calendario estero, con buone possibilità di essere al via alla Settimana Ciclista Lombarda in primavera e al Trittico Lombardo in estate».

Questo il presente e il futuro del corridore bergamasco. L’approdo nel mondo professionistico è l’inizio di una carriera, ma soprattutto il coronamento di anni di allenamenti, sacrifici e rinunce, sempre supportato dalla vicinanza dei genitori. Proprio grazie a loro inizia l’avventura del piccolo Colombo. «Mio padre è sempre stato un appassionato - confida sorridendo Cristiano -. Ero piccolo e lo vedevo uscire in mountain bike, così ho pensato anch’io di salire in sella alla mia prima bici: un amore a prima vista!».

Gli anni passano e gli addetti ai lavori s’accorgono di questo piccolo scalatore, che impressiona soprattutto per la continuità di risultati. «Sono sempre stato uno scalatore e nei primi anni di carriera in maglia Caluschese ho puntato soprattutto a divertirmi, senza pensare a nulla di più». Nella categoria allievi arrivano le prime vere vittorie (accompagnate da un brillante terzo posto al Gp L’Eco di Bergamo 2001) e Colombo inizia a vedere le sue prestazioni sotto un altro punto di vista: sognare non costa nulla.

Gli anni da allievo e juniores li trascorre nelle file della Palazzago: «Un ambiente ideale per fare sport - aggiunge orgoglioso lo scalatore caluschese -. Un’ottima squadra, un gruppo vero e una società che non ha mai fatto mancare niente ai propri ragazzi. Loro hanno sempre creduto in me e questo mio sogno si è potuto realizzare grazie all’affetto e ai consigli del tecnico Olivano Locatelli e della famiglia Tironi».

Le vittorie da juniores lo lanciano nel grande ciclismo: Cristiano viene infatti tesserato per la Zalf Desirèe Fior, società nelle cui fila trascorre tre anni altalenanti. Nel 2007 torna a Palazzago, richiamato da Olivano Locatelli e ricomincia la sua scalata al professionismo, interrotta da un’operazione per una parziale ostruzione e deviazione dell’arteria illiaca femorale. I problemi vengono lasciati alle spalle e da questo momento Colombo impressiona, soprattutto nelle corse a tappe, collezionando una vittoria e numerosi piazzamenti nel 2009.

Come vive un neoprofessionista l’approdo in un ambiente così criticato e messo sotto esame in ogni occasione? «L’amore per le due ruote - conclude il corridore bergamasco - è nato in me anche grazie a quello che vedevo in tv, in particolare proprio per l’affetto che la gente ha sempre avuto verso i corridori. Pensare in un futuro non troppo lontano di essere sulle salite storiche, in mezzo a migliaia di persone, mi riempie di gioia. Il mio sogno sarebbe quello di conquistare una vittoria con un’azione in salita, proprio quello che esalta i tifosi». I mezzi ci sono, il tempo per provarci anche. È giunta l’ora di spiccare il volo, Colombo.  
Simone Masper

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