È l'ora di Nicole e Yannick
Pattinano oggi all'Olimpiade

«La speranza è il nuovo personale, il sogno quello di chiudere fra i primi dieci. Ora che l'Europa ci conosce, l'obiettivo è quello di far vedere al resto del Mondo che ci siamo anche noi». Esordienti ma ambiziosi, giovanissimi ma con le idee chiare.

Si parla di Nicole Della Monica e Yannick Kocon, per cui è ufficialmente iniziato il conto alla rovescia per l'esordio olimpico: la coppia dell'Olympic Dream Ice School Zanica (specialità pattinaggio artistico di figura su ghiaccio) varcherà il cancelletto d'ingresso del Pacific Museum di Vancouver domenica 14 febbraio alle 17,15 ore locali (saranno le 2,15 di lunedì in Italia). Il sorteggio li vedrà scendere in pista come undicesimi e primi del quarto gruppo.

Vent'anni lei di Albano Sant'Alessandro, 23 anni lui, francese naturalizzato italiano trapiantato a Zanica, gareggiano insieme da tre stagioni, nelle quali la loro è stata una escalation continua. Campioni tricolori junior nel 2008, due titoli senior le stagioni successive, ai quali hanno fatto seguito due sesti posti ai Campionati europei (l'ultimo a Tallin, meno di un mese fa), lì a eguagliare il miglior risultato di sempre ottenuto dall'Italia in specialità.

Insomma, nonostante la carta d'identità (sono fra le coppie più giovani in gara) agli appuntamenti importanti ci hanno fatto il callo: «Ma questo è del tutto particolare - dicono i due, a Vancouver dallo scorso 6 febbraio e freschi dell'emozione della cerimonia d'apertura -. Essere qui rappresenta al tempo stesso un punto d'arrivo e uno di partenza. Partecipare a un'Olimpiade rappresenta la massima aspirazione di ogni atleta: dopo esserci fatti conoscere in Europa, puntiamo a fare lo stesso con il resto del Mondo».

Sì, il Mondo. L'unica volta in cui si sono confrontati con la concorrenza planetaria al gran completo non andò benissimo: Los Angeles, undici mesi fa, il primo Mondiale della carriera si chiuse con un 18° posto che ancora grida vendetta: «E cercare di migliorarlo sarà uno stimolo in più - continua Nicole -. Da allora siamo cresciuti sotto tutti i punti di vista: tecnici, di compattezza e di esperienza».

Il domandone che serpeggia come una sequenza di spirali dalle parti del Palazzo del ghiaccio di Zanica è scontato: quanto? Classifiche e concorrenza alla mano, l'attuale personal best in campo internazionale (156,89 nel totale, 53,36 nel corto e 104,16 nel libero) vale un piazzamento attorno al decimo posto.

«Obiettivo ambizioso, ma noi ci proviamo - continua Yannick -, potenzialmente sappiamo di avere davanti ancora due Olimpiadi, ma già in questa vogliamo raccogliere il lavoro fatto in questi mesi. Per le medaglie? Dico che se la giocheranno cinesi e i tedeschi. Più Xue-Shen e Hongeo–Zao che Savchenko–Szolowny: gli ultimi sono campioni in carica, ma la loro stagione è stata piena di contrattempi».

Si parte domenica, con il corto danzato sulle note di Angeli e Demoni di Zimmer. Si chiude già lunedì con il libero sulla colonna sonora di The Mission di Morricone. In mezzo il briefing oltre la balaustra con il mentore Walter Rizzo (gli altri collaboratori sono Schubert e Silvia Martina) e un sogno della vigilia che tutti sperano possa divenire realtà: «Riuscire a tenere i nervi saldi ed eseguire entrambi i programmi “puliti” - chiudono i due, con lo stesso affiatamento dimostrato in pista -. Sicuramente equivarrebbe al nostro nuovo personale e coglierlo proprio in una manifestazione come questa, sarebbe una gioia speciale».

I loro tifosi (cresce d'ora in ora il Fan's club su Facebook) ne seguiranno tripli loop, lanciati e doppi twist con il cuore in gola. Qualcuno rischierà qualche giramento di testa, ma ciò che più importa, alla fine, è che sia ebbrezza di gioia.
 Luca Persico

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