Bellini «Siamo arrabbiati
Dobbiamo rifarci contro l'Ascoli»

«Siamo arrabbiati: dobbiamo rifarci contro l'Ascoli». Il giorno dopo la sconfitta di Novara, Gianpaolo Bellini ha voluto fare il punto della situazione. Come spesso accade quando la squadra incappa in una sconfitta, il vicecapitano nerazzurro ci ha messo la faccia, spiegando che questa squadra è arrabbiata e dovrà rifarsi subito nel match interno contro l'Ascoli, in programma sabato 16 ottobre alle 15.

La squadra nerazzurra ha perso, ma il terzino di Sarnico conferma che, in occasione del vantaggio dei padroni di casa, è stato fermato fallosamente.«È inutile parlarne adesso - esclama Bellini -. Il fallo c'era e se avessi accentuato la caduta l'arbitro avrebbe fischiato. Dispiace, perché è stato l'episodio che ha cambiato la partita. Siamo arrabbiati, ma consapevoli di poterci rifare tra due giorni. Per essere una grande squadra dobbiamo dimostrare di essere un grande gruppo e soprattutto uomini veri, in grado di reagire alle difficoltà».

Tra le accuse fatte alla squadra atalantina spicca sicuramente il calo visto nei secondi 45 minuti, e già avvertito contro il Torino. «È difficile parlare di calo fisico - spiega Bellini - ci sono tante componenti che lo possono determinare. A Novara c'è stata la grande reazione del Novara dopo un primo tempo nel quale avevamo tenuto il possesso del gioco. È prematuro fare dei giudizi sulla condizione guardando solo alle ultime due partite. In un campionato come questo bisogna essere al massimo in tutto l'arco del campionato, trovando un equilibrio di forma per tutta la durata della stagione. La mia esperienza dice che il massimo della forma si trova nella seconda parte dell'annata, ma la prima è fondamentale per mettere punti in cascina e dare un'impronta alla stagione. Sinceramente pensavo di avere più difficoltà sul sintetico, ma invece siamo stati bravi a gestire la palla: non si può dire che siamo calati per il terreno di gioco».

Inutile nascondere che nel primo tempo la formazione di Colantuono stava nettamente conducendo le operazioni, bloccando sul nascere tutte le offensive locali: la reazione piemontese a metà ripresa è stata devastante, così come la velocità dei suoi attaccanti Gonzalez e Bertani: «Abbiamo fatto un buonissimo calcio nel primo tempo, anche se dobbiamo essere più bravi e concreti a sfruttare tutto quello che costruiamo. Nella ripresa i nostri avversari hanno reagito e abbiamo subito più del dovuto: gli episodi dei due gol sono stati decisivi. Dobbiamo migliorare questo aspetto, mentre l'approccio alla partita è stato giusto: l'Atalanta c'era, anche se dovremo essere meno belli e più concreti, come ci dice spesso il mister».

Tra le note negative della serata troviamo la prestazione di Matteo Ardemagni, che non ha avuto nessuna occasione da poter capitalizzare: Bellini chiede pazienza, sicuro che il compagno farà sognare i tifosi bergamaschi. «Perché gli attaccanti facciano bene anche gli altri devono comportarsi nella maniera migliore. Per uno di loro basta un episodio per sbloccarsi e trovare fiducia: Ardemagni non deve rimproverarsi nulla, perché è un grande professionista e prima o poi arriverà il suo momento».

Dopo il 2-0 la squadra atalantina non ha mollato, pur senza creare grossi patemi alla difesa biancoazzurra: per Gianpaolo Bellini questa deve essere il punto di partenza. «Siamo stati designati come la squadra favorita, in grado di vincere di goleada contro chiunque. Sappiamo che non è così facile, perché conosciamo il campionato cadetto: si fa fatica contro chiunque. Ci sono momenti difficili e arriverà in fondo chi non molla mai. Ci abbiamo provato fino alla fine: questo deve esser un segnale importante, perché non dovremo mai mollare».

Simone Masper

© RIPRODUZIONE RISERVATA