Dedicata a Damiano Capitanio
la scuola calcio dell'Excelsior

Aveva soltanto 18 anni il 21 ottobre del 2009, esattamente un anno fa, quando si accasciò durante un allenamento della sua squadra. Damiano Capitanio, difensore della Dalmine Futura, morì fra le braccia dei suoi compagni di squadra in lacrime. «È stata un'esperienza tremenda - ricorda oggi Giorgio Gigli, il suo allenatore - che ha lasciato un segno profondo in tutti noi, a cominciare dalla sua mamma, dal suo papà, dalle sue sorelle. Damiano, oltre che un bravo giocatore era un ottimo ragazzo. Aveva frequentato con successo il liceo scientifico, diplomandosi con bellissimi voti. E pochi giorni prima della tragedia aveva superato l'esame di ammissione all'Isef».

«Ricordo - continua Gigli, intervistato da L'Eco di Bergamo - quando me lo comunicò: si vedeva che ne era orgoglioso, felice di incamminarsi su una strada per la quale era tagliato su misura». Damiano abitava con la famiglia a Redona, ma col pallone era diventato grande in Borgo Santa Caterina. All'Excelsior aveva fatto tutta la trafila.

Ora Damiano torna idealmente nella sua culla calcistica. Da quest'anno, infatti, la nursery della gloriosa società rossoblù porta il suo nome: Scuola Calcio Excelsior Damiano Capitanio. La scuola è diretta da Giampaolo Rossi, colonna dell'Atalanta di Sonetti e Mondonico anni Ottanta.

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