La conferma di Gervasoni:
«Ho stretto la mano a Doni»

In quasi sei ore di interrogatorio, Carlo Gervasoni ha ammesso qualche combine in più rispetto al precedente interrogatorio, facendo i nomi di una quindicina di giocatori (parecchi di serie A) e una decina di partite, tra cui tre della massima serie.

In quasi sei ore di interrogatorio, Carlo Gervasoni ha confermato al procuratore di Cremona Roberto di Martino quello che già aveva raccontato al gip la scorsa settimana. Ma ha anche ammesso qualche combine in più, facendo i nomi di una quindicina di giocatori (parecchi di serie A) e una decina di partite, tra cui tre della massima serie.

In sostanza Gervasoni avrebbe confermato il suo coinvolgimento nelle partite truccate fin da quando militava nell'AlbinoLeffe, in qualità di «reclutatore» da parte degli zingari, che foraggiavano con denaro contante i giocatori corrotti. E avrebbe confermato anche la stretta di mano con Doni davanti agli spogliatoi prima di Atalanta-Piacenza, che fin qui aveva sempre negato (Doni «non so cos'abbia fatto»).

Si allungherà, presumibilmente, anche la lista degli indagati con la quindicina di nomi nuovi fatti dall'ex calciatore del Piacenza. Uno è già stato chiamato nei giorni scorsi, ma è caduto dalle nuvole negando ogni coinvolgimento. Le partite che Gervasoni ha elencato come combinate sono molte: al gip aveva parlato soprattutto di serie B, Lega Pro e Coppa Italia. Martedì ha parlato espressamente di tre partite di serie A, due delle quali sarebbero state combinate e una invece non andata a buon fine.

L'inchiesta, quindi, si sta allargando in modo sempre più ampio alla massima serie. Gervasoni (indagato in entrambe le fasi dell'indagine Last Bet e squalificato per 5 anni dalla giustizia sportiva in agosto) ha raccontato che la cricca dei giocatori corrotti riusciva a vendere le partite anche a una cordata diversa rispetto a quella oggetto dell'inchiesta cremonese: giocavano su più fronti e guadagnavano da più parti. E gli slavi volevano comprarsi le società, anche in modo occulto, ma l'intenzione «non si è mai concretizzata» ha riferito Gervasoni.

Mercoledì mattina alle 11 toccherà a Nicola Santoni, ex preparatore dei portieri del Ravenna e amico di Doni – difeso da Lorenzo Tomassini – comparire davanti al procuratore. Giovedì sarà la volta di Luigi Sartor, ex giocatore, tra le altre, di Ternana e Roma. Assistito da Antonino Tuccari, era stato l'unico ad avvalersi della facoltà di non rispondere al gip.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 28 dicembre

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