Remer, primato in classifica
Flaccadori, valore aggiunto

C'è un valore aggiunto alla convincente vittoria della Remer di domenica contro Firenze. Ai già celebrati Marino e Rossi (più che bene pure Alessandi mentre Gadson buono in fase offensiva, insufficiente dietro) occorre rigorosamente inserire Diego Flaccadori.

C'è un valore aggiunto alla convincente vittoria della Remer di domenica contro Firenze. Ai già celebrati Marino e Rossi (più che bene pure Alessandi mentre Gadson buono in fase offensiva, insufficiente dietro) occorre rigorosamente inserire Diego Flaccadori, il diciassettenne play orobico, con alle spalle copiose presenze nelle varie under azzurre.

Quando coach Adriano Vertemati si è ricordato di lui facendolo esordire nella terza divisione a partita in corso, trascorsi appena 28 secondi sul parquet lo ha ripagato con un canestro strappa applausi da tre punti, degno di uno dei conclamati cecchini di scena sui palcoscenici nazionali.

A quelli di non primo pelo come noi ha ricordato, di colpo, l'allora pari età Flavione Carera che al Palalido di Milano, con la casacca della mitica Alpe del presidentissimo Dante Signorelli, catturò un rimbalzo difensivo e in contropiede andò a schiacciare nel canestro avversario. Differenza di gesto tecnico-atletico di ruolo e di stazza, d'accordo, ma alla classe, si sa, non si oppone limiti. E dire che sempre Flaccadori (il sangue, tra l'altro, non mente in quanto il nonno Adelo Bianchi per anni fu l'operativo dirigente del mai dimenticato Celana) un paio di giorni prima della gara con i toscani era stato impiegato  nella formazione juniores dove aveva totalizzato una ventina di punti oltre a dettare schemi e assist a ripetizione ai compagni.

La Remer, dunque, dovrebbe essere pienamente consapevole  di possedere una pedina da gestire non da comune scalda panchina o giu di lì. Vedrete, comunque, che gli immancabili soloni invocheranno prudenza sul suo utilizzo tirando in ballo la carta d'identità. Giusto, magari, tenere ciò in debita considerazione ma non al punto di stravolgere il tutto. Del resto non ci va di liquidare in quattro e quattr'otto le dichiarazioni rese al sito de L'Eco di Bergamo di “mago” Alberto Mattioli che sul quasi due metri Dieghino ha parlato di un autentico talento del pallone a spicchi. E se lo garantisce senza giri di parole Mattioli…

Vivigas, avanti così
Comark, al bando il vittimismo
Una gran bella prova di carattere quella della Vivigas che con l'applaudito blitz di Lecco ha pienamente riscattato il deludente esordio casalingo con il Legnano. Protagonista del successo Planezio, l'ex Remer e Casalpusterlengo, autentico lusso per la Dnb. Per la Comark (siamo nella ex serie C) invece urge il ritorno al successo dopo l'inatteso tonfo di sabato scorso a Saronno.

Non c'è peggior medicina, per risalire subito la china, che consolarsi (?) all'idea di aver perso per l'arbitraggio avverso. Scherziamo? Farsi fischiare tre falli tecnici, di cui uno, per di più alla panchina, a 2 minuti dal termine, in vantaggio di 5 punti, è da team acerbo nell'affrontare situazioni che fanno parte del gioco. Chi vince un campionato non è sempre la squadra che dispone del miglior organico. Capito?
Arturo Zambaldo

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