Le bergamascahe Sara e Ilaria
portacolori delle azzurre a Taipei

Sono a Taipei, capitale dell'isola di Taiwan, da alcuni giorni a rappresentare i colori italiani ai XXI Deaflympics Giochi Mondiali (i giochi riservati ad atleti sordi). Sara Batresi e Ilaria Galbusera sono le uniche giocatrici di pallavolo dell'Unione Sportiva Sordomuti di Bergamo convocate dalla F.S.S.I. (Federazione Sport Sordi Italia) a rappresentare i colori del nostro Paese.

All'edizione asiatica dei giochi mondiali, che si svolgerà fino al 15 settembre, partecipano 2670 atleti, 1842 uomini e 828 donne. Oltre 6000 i volontari, 135 gli interpreti del linguaggio dei segni, 685 tecnici, 412 gli accompagnatori. In programma 20 discipline sportive per 182 gare, in 18 differenti impianti sportivi.

Le due giovani bergamasche sabato 5 settembre hanno preso parte alla cerimonia inaugurale svolta nel modernissimo Taipei Stadium, con uno spettacolo durato oltre tre ore alla presenza delle massime autorità della città e del Governo insieme a 50.000 spettatori.

La ventenne Sara Batresi di Luzzana è quasi una veterana, avendo già partecipato ai giochi di quattro anni in Australia, dove l'Italia si era classificata al quarto posto. Per Ilaria Galbusera, che ha 18 anni, è la prima esperienza raggiunta dopo un infortunio al ginocchio. «A marzo è stata operata al ginocchio per la rottura dei legamenti anteriori. Si è impegnata molto per recuperare in tempo per i Mondiali, ma fino all'ultimo la sua partecipazione è stata incerta» racconta la mamma Elisa Pellegrini, prima di partire con il marito Pierangelo Galbusera per Taipei dove faranno il tifo per la Nazionale femminile di pallavolo.

Ilaria e Sara sono amiche di lunga data anche se giocano in due squadre diverse: Ilaria nel Mozzo (dopo anni di militanza nell'Excelsior), Sara nella polisportiva Valcavallina di Casazza. Entrambe fanno parte della Volley Bergamo Ussb, che si è aggiudicata lo scudetto per due volte consecutive nel 2008 e nel 2009, guadagnando sia Ilaria (nel 2008) che Sara (nel 2009) la coppa come migliore giocatrice.

«Sara e Ilaria sono ragazze determinate e atlete molto forti. Hanno molto apprezzato l'accoglienza che hanno ricevuto a Taipei» racconta Roberto, il fratello maggiore di Ilaria. «Purtroppo un evento sportivo così importante non ha molta visibilità sui media. Se ne parla veramente poco. La Federazione fatica a trovare sponsor e quindi a mandare gli atleti nelle competizioni internazionali» lamenta papà Pierangelo, che è consigliere regionale della FSSI e dell'ENS (Ente Nazionale per la protezione e l'assistenza sordomuti).

Non resta che attendere il ritorno delle atlete orobiche (magari con qualche medaglia la collo) per farci raccontare l'esperienza asiatica, anche se le notizie della prima giornata di gare di domenica non è molto incoraggiante: sono state infatti battute da Giappone e Ucraina.

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