AlbinoLeffe incontra Crotoneal Comunale di Bergamo

Per l’orgoglio di tutti, per il futuro di ciascuno e per dar ragione a Mondonico, che ieri, tornando sul faccia a faccia di lunedì con la squadra, ha assicurato di non aver «strigliato» il gruppo, chè questo gruppo di strigliate non ha alcun bisogno. Insomma, il paradosso è che stasera contro il Crotone (Comunale, ore 21, diretta Sky Sport 1), la classifica sarà l’ultimo dei motivi per mettersi alle spalle il trittico horror Arezzo-Brescia-Spezia, lasciare al palo i calabresi e proiettarsi col sorriso al round casalingo numero due, sabato contro il Verona. Inutile dirlo, per il tremolante AlbinoLeffe attuale, il Crotone a quota 25 (a -10 dai seriani) è chance imperdibile e non certo per supposta pochezza dei pitagorici. Che al contrario, nel mercato di riparazione di gennaio hanno riparato più di una falla, portandosi a casa la verve di Baù, le qualità di Tisci, il podismo di Vinicio Espinal (ricordate? Debuttò con l’Atalanta a San Siro all’epoca di Vavassori...), che con il redivivo Sedivec, il goleador Cariello (6 centri) e il sempreverde Giampaolo hanno rimesso in sesto una baracca in via di demolizione, prima di darsi una martellata sui denti regalando tre punti al concorrente Verona.
Morale: prima del «misfatto» di sabato scorso (0-1 casalingo al 90’) i pitagorici di Guido Carboni, subentrato all’ex baffo seriano Elio Gustinetti alla vigilia della scoppola con la Juve (0-5 a Torino, 4 turni fa), filavano col vento in poppa e sei punti consecutivi in saccoccia (doppio 2-1 a Mantova e Treviso); stasera arriveranno al Comunale con morale rasoterra e bellicosi intenti di rivalsa, consapevoli del fatto che il secondo scivolone consecutivo assumerebbe contorni da slavina.
Ma fatto salvo il furore calabro, il nocciolo della gara è nel mix consapevole-famelico dei nostri, toccati nell’amor proprio da 9 gol nelle ultime 4 gare (16 in tutto il girone d’andata!), da episodi neri (il gol-beffa col Brescia al 90’, rigore+espulsione a La Spezia) e a monte da un evidente calo di appetito calcistico, che sarebbe male sopportabile avendo sul piatto Kakà o Messi (Lionel), diventa peccato mortale avendo fatto della «ferocia», del ritmo, dell’aggressività, dell’attenzione difensiva gli ingranaggi imprescindibili di un meccanismo umile e bellissimo.
Per questo, per capire se gli schiaffoni hanno ridestato la truppa, Mondo lunedì ha tenuto a rapporto i suoi per oltre un’ora accettando il confronto salvo spiegare poi che era necessario «chiarirsi». Difficile che il chiarimento partorisca rivoluzioni tattiche, ma per una volta formazione, moduli, difesa a tre o a quattro, ripartenze di Baù e Sedivec (occhio a quei due) passeranno in secondo piano. Perché stasera conta soltanto battere un colpo, col cuore e con la testa e farlo in modo forte e chiaro. Per far capire, in primis a se stessi, che la Cenerentola non è affatto diventata una Bella Addormentata.

ALBINOLEFFE (3-5-2): 1 Acerbis; 31 Innocenti, 25 Dal Canto, 3 Santos; 21 Gori, 6 Previtali, 7 Del Prato, 23 Poloni, 32 Colombo; 19 Cellini, 28 Ruopolo. In panchina: 22 Marchetti, 14 Garlini, 18 Cristiano, 4 Belingheri, 10 Bonazzi, 11 Rabito, 8 Ferrari. All. Mondonico.
CROTONE (4-4-1-1): 1 Pagotto; 6 Zamboni, 25 Fusco, 5 Rossi, 24 Maietta; 23 Baù, 7 Piocelle, 29 Tisci, 4 V. Espinal; 13 Sedivec; 33 D. Lopez. In panchina: 12 Scarzanella, 46 Borghetti, 21 Morabito, 22 Veron, 94 Palmieri, 11 Cariello, 10 Giampaolo. All. G. Carboni.
ARBITRO: Orsato di Schio (Giglioni, Bianchi; Pizzi).(14/03/2007)

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