Intertrasport prepara il riscatto
contro Castelletto Ticino

I playoff, purtroppo per l’ Intertrasport, sono questi. Non è, infatti, inedito ciò che è accaduto domenica al PalaFacchetti quando a prevalere è stata, sulla favoritissima capolista in regular season, la settima classificata Castelletto Ticino. Buona compagnia ha fatto all’Intertrasport la co-capolista Forlì messa in ginocchio, sempre in casa, dall’ottavo Lumezzane. In settimana avevamo megafonato i palpabili rischi che avrebbero potuto correre Gamba e compagni nelle sfide-spareggio per il passaggio in Legadue.

Data per scontata la superiorità tecnica dell’Intertrasport non ci sentivamo, invece, di scommettere a occhi chiusi sotto l’ aspetto psicologico. La medicina vincente da somministrare, in questo ambito, sarebbe un coktail che coniughi una adeguata dose di pressioni con un’ altrettanta tranquillità. Più facile a dirsi che a farsi? Sicuramente, ma sta qui la differenza in bravura di uno staff o l’ altro. Dal punto di vista mentale o se preferite approccio alla partita ha, dunque, prevalso Castelletto Ticino. Meno male che il regolamento prevede la rivincita (giovedì 23) sia pure a campi invertiti con eventuale bella di nuovo a Treviglio. E motivi razionali per riportarci all’ ottimismo non mancano. Visto che l’ impegno agonistico non ha difettato nemmeno nel match dell’ esordio e lo spessore qualitativo è decisamente dalla nostra parte risulta difficile ipotizzare che quanto a «testa» la formazione di coach Lino Frattin incorra nel medesimo errore per la seconda volta di fila.

Pure il presidente Vincenzo Mazza dà prova, attraverso più canali mediatici, di non sottovalutare il fattore che esuli da quello specificatamente tecnico. Forse se ci si fosse adoperati maggiormente un po’ tutti in tal senso nel corso della preparazione alla gara-uno staremmo affrontando ben altri argomenti.

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