Judo, Mauro Pasta vince a Roma la Coppa Italia Brava anche Silvia Gratton, seconda nei kg 57

Il campione di judo Mauro Pasta, di Sorisole, ha riaffermato la sua leadership nella categoria kg 100 seniores vincendo la «Coppa Italia» che si è svolta al centro olimpico della federjudo nazionale - Fijlkam Coni- a Roma Ostia. La «Coppa Italia» è una sorta di campionato italiano senza la partecipazione degli atleti e delle atlete delle società «militari» dove militano judoka che vestono i colori della nazionale azzurra. Insomma, si può dire che sia una sorta di campionato italiano di atleti «civili» che non fanno parte cioè di rappresentative militari. Tesserato per l’Isao Okano Cinisello Balsamo, Mauro Pasta ha vinto battendo quattro avversari, tutti per ippon, tecnica che chiude l’incontro prima dei 5 minuti effettivi, con predilezione per l’uchi gari (falciamento interno alla coscia). Dice il suo istruttore, Diego Brambilla: «Pasta ha condotto una gara splendida, è senza dubbio il più forte nei kg 100, è un atleta ai massimo livelli nazionali».

Anche Santo Pesenti di Colognola, responsabile del judo lombardo, ha parole di ammirazione per questo atleta «che da molti anni calca i tatami judoistici con inalterata classe e con caparbietà bergamasca. È un esempio di serietà e sacrificio per il judo bergamasco e lombardo».

Il prossimo impegno per Mauro Pasta sarà il Torneo della Capitale, il 18 dicembre, a Ostia, in palio un premio di mille euro.

«Coppa Italia» di soddisfazione anche per Silvia Gratton del Judo Bergamo Grassobbio. Tornata alle gare dopo un periodo contrassegnato da acciacchi, Silvia ha realizzato un’impresa eccellente nei kg 57 finendo alle spalle di Valentina Aloisi di Settimo Torinese, titolare dei kg 57 nella nazionale azzurra.

Fra gli altri bergamaschi si segnala Linda Zampoleri, giovane di classe Juniores, quinta classificata nei kg 57, posizione che le vale l’assegnazione della cintura nera 1°dan. Altri piazzamenti lontani dal podio per Cristina Verga, Alessio Baiguini, Elen Merelli, Alex Servalli, Giorgio Oprandi.

(04/12/2005)

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