L’Atalanta e la quinta posizione
In linea con l’obiettivo europeo

Si può storcere il naso sulla difesa ballerina ma poi torna di colpo il sorriso ammirando il quinto posto in classifica con Lazio e Bologna, ovvero già in posizione di rassegne europee.

Sono quindi gli imponderabili numeri, dopo quattro giornate di campionato, a consegnarci un’Atalanta con il passo delle precedenti tre stagioni con la strepitosa regia di Gian Piero Gasperini. E ciò che più rassicura è che anche domenica nell’ ultimo esilio allo stadio Tardini di Parma (il 6 ottobre gran ritorno in pianta stabile a Bergamo) si sia vista un’Atalanta «da Atalanta».

In altre parole nessun fantasma alle spalle (al ricordo del 4-0 di Zagabria) che potesse turbare il brioso gioco preteso dal mister dall’inizio allo scadere del 90’ (pardon recuperi compresi!). Ma è tempo di guardare avanti dal momento che mercoledì 25 settembre è di nuovo Campionato con l’appuntamento nella Capitale, contro l’imbattuta Roma che precede i nerazzurri di un’unica lunghezza.

Proseguire nella serie positiva equivarrebbe schiacciare maliziosamente sempre l’occhiolino ai prestigiosi obiettivi internazionali. Altro turnover all’Olimpico come ha del resto certificato il recente match con l’undici toscano? Probabile avendo il Gasp a disposizione diciotto pedine pressoché intercambiabili.

Prendiamo ad esempio Ruslan Malinovskyi il quale nell’esordio dal pronti via è risultato il migliore in campo (sponda atalantina) per spunti e personalità da sogno. L’inedita copia Muriel-Zapata schierata in Emilia al fischio iniziale dell’arbitro Orsato non ha brillato secondo le aspettative: nessun dramma (sportivo) considerando le rimanenti trentaquattro partite da disputare, escluse quelle di Champions.

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