Martedì l'annuncio dell'addio
Doni già rimpiange Del Neri

Martedì sarà il giorno dell'ufficialità del divorzio tra Del Neri e l'Atalanta. Ormai non ci sono più dubbi. L'allenatore friulano non l'ha confessato esplicitamente domenica nel dopopartita, ma le sue parole l'hanno lasciato intendere benissimo. Il mister se ne va perché è alla caccia di nuove motivazioni, di sfide superiori a quelle della lotta per la salvezza, nonostante il suo rapporto con la squadra e la tifoseria sia bellissimo.

«Sono come San Tommaso, finché non vedo non credo». Cristiano Doni rimanda il verdetto all’ufficialità. Ma la notizia dell’addio imminente di Del Neri gira svelta e arriva anche al capitano. «Se davvero Del Neri andasse via, sarebbe un grande dispiacere. Io credo che la famiglia Ruggeri faccia di tutto per evitare questo, magari anche noi calciatori potremmo far qualcosa, che ne so, prenderlo all’improvviso e rapirlo».

Battute a parte, il segno che rischia di lasciare la partenza del tecnico è profondo. «Sarebbe un peccato - continua Doni -, dovevamo dare continuità a questi due anni perché potevamo toglierci grandi soddisfazioni». Senza Del Neri si chiude un ciclo e un progetto, col rischio di dover ripartire da zero. «Questo lo si era detto anche quando se n’era andato Colantuono. Di certo non ripartiremo da zero, ma con il cambio di guida tecnica ci sarebbe comunque un altro tipo di lavoro. Speriamo che questo non lasci conseguenze negative, anche per qualcuno di noi».

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