Olimpiade, è il giorno di Pasini
«Sono realista, sarà molto dura»

Spiazzi di Gromo, venerdì 14 febbraio, ore 11: all’Hotel Vittoria si ferma il mondo. Tutti davanti alla televisione a tifare Fabio, l’altro Pasini, quello che è ancora lì, in pista a rincorrere la gloria a cinque cerchi. Il programma dell’Olimpiade prevede infatti la 15 Km a tecnica classica.

Spiazzi di Gromo, venerdì 14 febbraio, ore 11: all’Hotel Vittoria si ferma il mondo. Tutti davanti alla televisione a tifare Fabio, l’altro Pasini, quello che è ancora lì, in pista a rincorrere la gloria a cinque cerchi. Il programma dei XXII Giochi Olimpici invernali prevede infatti la 15 Km a tecnica classica di sci nordico, la «sua» gara, quella che preferisce e per la quale è stato convocato come titolare.

Tutti insieme davanti al video dunque, perché Sochi non è Vancouver ed era troppo complicato per il suo numerosissimo Fun Club organizzare la trasferta. Forse è per questo che Fabio risponde al telefono al primo squillo, perché passa da lì il legame diretto con la sua famiglia e la sua terra.

«So che saranno là in tanti, ce la metterò tutta per non deluderli. Bisogna però essere realisti, per me arrivare nei primi 15 sarebbe come vincere, un piazzamento nei 30 mi farebbe contento. Comunque non si sa mai, siamo alle Olimpiadi e tutto può succedere».

«Certo, quello che è capitato l’altro giorno nella sprint dove all’ultima curva sembravano le comiche (con i concorrenti che cadevano come birilli e quello che era ormai rassegnato al 6° posto si è trovato con al collo il bronzo, ndr) credo sia impossibile possa ripetersi. Qui la gara è lunga e anche chi cade può recuperare. Comunque quella curva l’ho provata e riprovata. È vero che la velocità sarà ridotta e che correndo a cronometro saremo soli, ma non si sa mai. Il problema sarà questa neve che renderà la gara durissima. Difficile ci sia spazio per le sorprese, vinceranno i più forti e tra loro purtroppo non ci siamo noi azzurri».

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