Racchetta e volano, ecco il badminton
Il club bergamasco cerca nuovi iscritti

Il club bergamasco si appoggia sugli impianti del Cus Bergamo di Dalmine e cerca giocatori: «Venite, è divertente».

Voglia di divertirsi giocando insieme, serenità e rapidità di movimento: sono le caratteristiche per entrare a fare parte del Cus Bergamo Badminton Club, l’unico sodalizio di badminton presente sul territorio bergamasco. Il Cbbc ha sede di allenamento negli impianti sportivi di Dalmine dell’Università degli Studi di Bergamo , in via Verdi. Il club esiste da anni, ma ora, dopo un primo periodo nel quale l’attività è ripresa lentamente, il numero di tesserati cresce rapidamente. Ci sono giovani, adulti, anche gruppi familiari; padri e figli, ma anche mamme con i loro bambini. Il presidente Flavio Bettoni è uno dei tre fondatori del Cbbc, ed è lui a raccontarci come il badminton sia arrivato a Bergamo: «Il Cus Bergamo Badminton Club nacque nel 1995 grazie ad un gruppo di amici. Tornato da un viaggio in Inghilterra, Agostino Gotti propose questo nuovo gioco e subito ebbe un buon riscontro. In principio eravamo sotto la giurisdizione del Cus Bergamo, ma dal 2011 siamo indipendenti. Siamo ancora legati al Cus, ma abbiamo un nostro consiglio formato da sette persone: io, Sara Marchesini, Federica Gavazzi, Luca Pasini, Alfonso Sarno, Marco Solbiati, e il vicepresidente, nonché uno dei fondatori, Pietro Gualini». La terza fondatrice è Sara Marchesini. Giocatrice ed istruttrice, Sara insegna i fondamentali ai ragazzi appena iscritti. «Il badminton è uno sport tecnico e complicato – spiega – per arrivare ad alto livello ci vogliono molti anni di impegno, ma giocare è semplice: dalla prima volta che si prende in mano una racchetta si può fare una partita ed è per questo che i bambini si appassionano. Insegnando nelle scuole mi sono resa conto di come l’aspetto ludico di questo sport catturi subito l’attenzione dei ragazzi».

Con una speranza: «Tornare ad avere un gruppo di ragazzi giovani che possano iniziare con l’attività promozionale per arrivare a quella agonistica, formando un gruppo solido nelle categorie Under. Gli scorsi anni abbiamo partecipato a tornei solo dei Master perché abbiamo un buon numero di tesserati adulti, mentre abbiamo ancora pochi ragazzi. Aspettiamo adesioni».

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