Valerio Bettoni riconfermato presidente del Coni bergamasco

Valerio Bettoni è stato riconfermato all’unanimità presidente del CONI. Nel corso dell’assemblea, che si è tenuta nella sede sociale, Bettoni ha ottenuto 30 voti a favore su 31, una scheda bianca. I lavori sono stati diretti dal presidente onorario Mario Mangiarotti, già timoniere del CONI. Il presidente Bettoni ha illustrato l’attività svolta e indicato gli obiettivi futuri, ribadendo che lo sport è salute, socialità, disciplina, allenamento al sacrificio.

Non solo, lo sport - ha ribadito Bettoni - è una delle forze principali che abbiamo in Italia, a livello giovanile, una risorsa straordinaria, un laboratorio dove si anticipa e dove viene costruita la società di domani.

La nostra Provincia di Bergamo è all’avanguardia nella pratica e diffusione dello sport. In questi passati decenni e al presente si è fatto e si sta facendo molto per incoraggiare e per far crescere la pratica sportiva a tutti i livelli, partendo naturalmente da quelli giovanili.

Certo, si punta molto sugli sport più conosciuti, quelli cosiddetti di massa, perché vengono molto promossi e incentivati dai mass media, pensiamo soprattutto al calcio, ma anche ciclismo, sci, tennis, pallavolo e pallacanestro, ora anche il nuoto. Ma c’è tutta anche un’altra costellazione di sport dei quali si parla poco e che è comunque ugualmente viva, pensiamo per esempio all’atletica, alla ginnastica, alla scherma, a tutti quelle discipline che conoscono l’onore della cronaca soprattutto durante le Olimpiadi, ma che poi tornano a scivolare nell’anonimato e lontane dai riflettori, nonostante tutte le buone intenzioni e i dichiarati propositi, anche della RAI per far opera divulgatrice di queste stesse discipline.

Il presidente Bettoni ha accennato anche ai problemi ancora aperti, a cominciare dalle strutture e attrezzature: ci sono stati molti miglioramenti, ma occorre anche avere un piano, che consideri criteri di razionalità ed equità e che eviti doppioni e sprechi. Come dire: c’è bisogno di razionalizzare anche in questo settore delle strutture sportive.

Un accenno, naturalmente, non poteva mancare al «traguardo storico» per Bergamo e la provincia: la Cittadella dello Sport, che è un evento di prim’ordine per il CONI e per tutto il nostro mondo sportivo. Tutto finalmente sotto lo stesso tetto, nello stesso punto.

Il CONI sta lavorando da sempre con lo stesso criterio per far crescere la pratica sportiva. Un forte accento Bettoni lo ha posto sulla lotta al doping nello sport, e soprattutto sulla «pericolosa mentalità» che sta crescendo, quella per cui si deve ad ogni costo vincere e pur di vincere, pur di primeggiare, va bene qualsiasi cosa, si è disposti ad ogni compromesso, sia pure dannoso per la salute e per il proprio corpo.

Questa è una cultura che va sradicata, la dignità deve venir prima dell’esaltazione ingenerata da una vittoria.

Federazioni, associazioni, tutti quanti hanno a cuore la promozione, la diffusione, la crescita dello sport - ha aggiunto Bettoni - devono sentirsi motivati in questa cordata. È un passo ideale prima e concreto poi: un passo dovuto verso la società tutta. E il CONI è una bandiera attorno alla quale la comunità deve stringersi perché questo è il vivaio del futuro.

(08/03/2005)

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