Partita ExoMars, cerca vita su Marte
Diretta con gli studenti a Bergamo - Video

Tanta Italia nella missione europea ExoMars, partita il 14 marzo, che porta l’Europa su Marte a caccia di vita: il razzo Proton che trasporta la sonda e il modulo di atterraggio è stato lanciato dalla base russa di Baikonur (Kazakhstan). Nella nostra città la partenza è stata seguita da un gruppo di studenti alla sede di Bergamo Scienza.

Comincia una missione unica organizzata dalle agenzie spaziali di Europa (Esa) e Russia (Roscosmos), e alla quale l’Italia partecipa con Agenzia Spaziale Italia (Asi) e con l’industria, rappresentata da gruppo Finmeccanica e Thales Alenia Space Italia. Quella appena partita è la prima fase della missione ExoMars, mentre la seconda fase è prevista nel 2018 e dovrà portare sulla superficie marziana un rover equipaggiato con un trapano che perforerà il suolo fino a due metri di profondità. Il Proton sta portando in orbita la sonda Tgo (Trace Gas Orbiter), che resterà nell’ orbita di Marte per sette anni, e il lander Edm (Entry, Descent and Landing Demonstrator), il veicolo dedicato all’astronomo italiano Giovanni Schiaparelli, che dovrà dimostrare la capacità dell’Europa di posarsi sul suolo di Marte. . Il viaggio durerà circa sette mesi e l’arrivo nell’orbita di Marte è previsto per il prossimo 16 ottobre, quando il modulo Schiaparelli si sgancerà per scendere sul pianeta, il 19 ottobre.

«Un lancio perfetto, un momento storico, una tappa fondamentale»: per il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Roberto Battiston, la missione ExoMars lanciata oggi dalla base russa di Baikonur apre una nuova pagina nella storia dell’esplorazione spaziale. «Comincia - ha aggiunto - una serie di missioni che porteranno l’Europa a rispondere a una domanda cruciale: siamo soli in questo grandissimo universo, o nel pianeta dove stiamo andando esistono forme di vita?».

#Exomars decolla dal ScienceCenter di #Bergamo

Il momento del #decollo di #Exomars negli occhi dei #giovani sotto la guida esperta di Eugenio Sorrentino.Accade al #ScienceCenter di #Bergamo

Pubblicato da Bergamo Scienza su Lunedì 14 marzo 2016

A Bergamo, nella sede di Bergamo Scienza, la partenza è stata seguita da un gruppo di studenti. A lanciare il «countdown» gli alunni dell’Istituto comprensivo di Alzano Lombardo, presenti con studenti del Paleocapa e del Natta. Eugenio Sorrentino, giornalista laureato in ingegneria aerospaziale, ha illustrato ai ragazzi la missione. E proprio nella nostra provincia, a Madone, potrebbe arrivare un centro di ricerca per studiare sistemi per consentire all’uomo di vivere sul pianeta rosso.

Short clip of ExoMars launch... http://blogs.esa.int/rocketscience/files/2016/03/exomars-liftoff.gif

Pubblicato da ESA - European Space Agency su Lunedì 14 marzo 2016

La missione ExoMars, nata dalla collaborazione fra Agenzia Spaziale Europea (Esa) e agenzia spaziale russa Roscosmos, andrà a cercare tracce di vita su Marte. «Ma prima di ogni cosa bisogna aspettare l’ingresso in orbita», ha detto Battiston riferendosi al momento in cui il segnale della sonda verrà ricevuto a Terra, intorno alle 22,30 italiane. Soltanto allora si potrà dire che la missione è sulla strada giusta, che in ottobre la porterà a raggiungere il pianeta rosso. E riferendosi al ruolo di primo piano dell’Asi e dell’industria italiana nella missione, ha rilevato che ExoMars «vede l’Italia guidare l’Europa al primo atterraggio su Marte».

«Quella che atterrerà su Marte è la massima espressione dell’intelligenza italiana». A dirlo è il presidente di Thales Alenia Space Italia, Elisio Giacomo Prette, che ha assistito nella sede della Altec, a Torino, alla diretta con Baikonur in Kazakistan per il lancio della missione Exomars. Nella missione c’è molta Torino e molta Italia, proprio grazie al ruolo di Thales Alenia Space. «Siamo un’azienda integrata - sottolinea Prette - il team che ha progettato la missione è basato su Torino e molti strumenti sono stati costruiti e fabbricati a Roma, l’Aquila e Milano. Siamo una squadra e come tale ci piace essere rappresentati. Siamo un’azienda che fa occupazione di qualità - ricorda ancora -: il 70% dei nostri dipendenti sono laureati e il 30% tecnici specializzati, siamo una delle aziende che tentano di trattenere i cervelli in Italia. Lavorando qui e, in generale, nel settore spazio si fa la storia». Una storia che oggi ha dato al presidente Prette «una grande emozione. Quest’anno - dice - molti lanci sono falliti. Quella del lancio è una fase esternamente critica e in questo caso, inoltre, si trattava di un lancio particolare perché non c’era una finestra, il rischio poteva essere di dover aspettare altri due anni».

«Lo spazio è fatto da una successione di momenti storici: questo è uno di quelli e un altro sarà fra sette mesi, al momento dell’atterraggio». Questa mattina alla Altec di Torino ad assistere in diretta al lancio della missione Exomars c’era anche uno dei grandi dello spazio italiano, Maurizio Cheli, il primo astronauta italiano ad avere il ruolo di mission specialist durante la missione STS-75 dello Shuttle Columbia, a cui partecipò anche Umberto Guidoni. «La cosa principale di questa missione - ricorda - è andare ad esplorare meglio l’atmosfera di Marte e soprattutto il suo terreno. È una missione estremamente importante perché oggi c’è la possibilità di andare su Marte con una strumentazione scientifica adeguata per preparare il terreno a un eventuale sbarco umano. Sarebbe bello - conclude - poter vedere uno sforzo che permetterà un giorno di andare a qualcosa di molto più lontano dell’orbita terrestre bassa. Il ruolo dell’Italia è sempre più centrale».

Finmeccanica in prima linea nella missione ExoMars, che porta l’Europa su Marte in cerca della vita: così l’amministratore delegato e direttore generale di Finmeccanica, Mauro Moretti, ha commentato in una nota il lancio che segna l’inizio della missione che porta sul pianeta rosso le più avanzate tecnologie prodotte dall’industria italiana. «Finmeccanica è in prima linea in questa grande sfida con tutti i suoi tecnici, le donne e gli uomini che sono ogni giorno impegnati nella ricerca e nello sviluppo tecnologico, vero motore del progresso del nostro Paese», ha rilevato Moretti. Il ruolo del gruppo nella missione ExoMars «è di grande rilievo: dai nostri laboratori provengono molte delle tecnologie usate nel programma, come la sofisticatissima trivella che partirà nel 2018 per scavare con la sua punta di diamante il suolo marziano alla ricerca di acqua e di tracce di vita», ha proseguito. «Finmeccanica - ha concluso - è coinvolta dagli anni 60 nei più importanti programmi spaziali. Dopo il successo della missione Rosetta, che ha visto le tecnologie Finmeccanica atterrare su una cometa, siamo pronti per portare con ExoMars la nostra conoscenza sul pianeta rosso».

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