Un minuto con Dante
«Dentro a le segrete cose»

«Un minuto con Dante» prosegue con una nuova webcam del prof. Enzo Noris, che, questa volta, ci fa riflettere su un altra terzina della «Commedia» dell'Alighieri: «E poi che la sua mano a la mia puose/ con lieto volto, ond'io mi confortai/ mi mise dentro a le segrete cose».

DENTRO A LE SEGRETE COSE

IF III, 19 ss.


E poi che la sua mano a la mia puose
con lieto volto, ond'io mi confortai,
mi mise dentro a le segrete cose.


Per entrare all'Inferno Dante deve varcare una porta dall'aspetto minaccioso, sormontata da una scritta altrettanto terrificante. Virgilio, che da ottima guida e da ottimo educatore sa leggere immediatamente la situazione ed agire di conseguenza, interviene anzitutto rassicurando Dante con parole decise, autorevoli; poi, a rendere la sua comunicazione ancora più efficace, utilizza quello che definiamo il non verbale: prende per mano il discepolo, stabilendo un contatto, lo guarda con volto sereno e lo accompagna «dentro a le segrete cose», vale a dire dentro un territorio oscuro e misterioso, lontano - segregato - dalla dimensione della vita ordinaria, nel quale l'affiatamento con la guida risulterà determinante. Per costruire una relazione educativa promettente occorre che le parole, gli atteggiamenti e i gesti siano coerenti.

Enzo Noris

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