L’Australia ospite d’onore al Festival Internazionale del Cinema d’Arte di Bergamo

L’Australia ospite d’onore al Festival Internazionale del Cinema d’Arte di BergamoVenerdì 11 luglio si inaugurerà la seconda edizione del «Festival Internazionale del Cinema d’Arte», in programma fino al 20 luglio in Piazza Vecchia. In concorso cortometraggi, film e documentari provenienti da ventuno Paesi differenti.

Dallo scorso anno Bergamo si è arricchita di una nuova manifestazione cinematografica: il Festival Internazionale del Cinema d’Arte, che si affianca allo storico Bergamo Film Meeting e alla giovane rassegna Cortopotere. Attualmente, il festival è sdoppiato in due concorsi: «Gran Premio Bergamo» si concluderà con l’assegnazione del premio «Le mura d’oro» e riguarderà documentari di ricerca e fiction sul mondo dell’arte, provenienti da una quindicina di Paesi. «Bergamo Film Festival» sarà invece dedicato a documentari e opere di animazione a tema libero. L’intento è quello di fare di Bergamo città d’arte anche la sede del cinema d’arte, creando in città una cineteca internazionale del film e del documentario artistico.

Dall’11 al 20 luglio prossimi saranno organizzati dieci appuntamenti (ingresso gratuito), che si svolgeranno presso la Sala delle Capriate nel Palazzo della Ragione in Città Alta e in Piazza Vecchia per le proiezioni all’aperto. Dei dieci giorni cinque saranno espressamente dedicati alle proiezioni dei cortometraggi e dei video in concorso, mentre i restanti cinque saranno dedicati agli eventi collaterali.

Per sottolineare il carattere internazionale e interculturale del Festival, ogni edizione è dedicata ad una differente nazione. Quest’anno l’Australia sarà il Paese ospite d’onore: venerdì 11 luglio alle 21, nella Sala delle Capriate di Palazzo della Ragione, saranno proiettate le produzioni cinematografiche australiane, alla presenza del console generale d’Australia, Michael Tindall. Contemporaneamente, al museo civico di Scienze Naturali si inaugurerà la mostra «Australia: dall’arte aborigena all’arte contemporanea».

(08/07/2003)

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