In piazza della Libertà un documentario sulla montagna

Si intitola «Quelli che stanno a nord» ed è un documentario sulla montagna e sulle emozioni che la montagna trasmette. Di Maurizio Panseri e Alberto Valtellina, il film ripercorre e ricostruisce la storica salita della via «Placido Piantoni» alla nord della Presolana. «Quelli che stanno a nord» – prodotto dalla Lab 80 film (www.lab80.it) in collaborazione con Orme Tv e Opificio – sarà presentato all’Auditorium di piazza della Libertà, giovedì 25 settembre alle ore 21 nell’ambito del calendario di proiezioni del cineforum di Lab 80. Il documentario ha come protagonista Nani Tagliaferri, la vera anima della neonata sottosezione del Cai della Val di Scalve. Il 4, 5 e 6 agosto del 1978, quattro giovani e fortissimi alpinisti di Colere – Flavio Bettineschi, Livio Piantoni, Rocco Belingheri e Guglielmo Boni – aprono una nuova via sulla parete nord della Presolana, la via «Placido» dedicata alla memoria della fortissima guida alpina di Colere Placido Piantoni. L’anno prima, proprio per onorarne la scomparsa e ricordarne il nome, era stata fondata l’omonima sottosezione del Cai della val di Scalve, il cui primo presidente sarà Nani Tagliaferri una persona che rivestirà un ruolo di primo piano in questa storia che vogliamo raccontarvi. Tre anni dopo, nel 1981, la sottosezione Val di Scalve organizza una spedizione alpinistica in Sud America per scalare la vetta del Pukajirca Central (6.010 metri). Il 27 giugno gli alpinisti scalvini partono per affrontare la montagna già oggetto di due tentativi falliti da parte di spedizioni bergamashe e, purtroppo, destinata a fallire anche questa volta: un immane valanga di neve e ghiaccio seppellisce i corpi di Italo Maj, Nani Tagliaferri e Livio Piantoni. Rocco Belingheri e Flavio Bettineschi si salvano ma, come dirà in seguito Belingheri, «Le ferite fuori si rimarginano, ma dentro… è dentro che non si guarisce». All’epoca di quei fatti, il figlio di Livio Piantoni, Roberto detto Roby, aveva quattro anni. Oggi è diventato guida alpina ed è il protagonista, insieme a Yuri Parimbelli, del film-documentario (23/09/2008)

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