A Bergamo il cinema d'autore
Al via il Film meeting

Fare un Festival al tempo della crisi. La risposta di Bergamo Film Meeting-Mostra Internazionale del Cinema d'Essai - che apre sabato 7 marzo la sua 27ª edizione e si concluderà domenica 15 marzo - è quella di ampliare il ventaglio delle sue proposte. Oltre alle consuete e ormai consolidate sezioni che lo contraddistinguono - concorso, retrospettiva, personale di un autore, sezione documentari, Fantamaratona, Midnight Movies, cult movie e anteprime - ha aggiunto quest'anno la sezione «Frontiera».
Una rassegna di cinema, arti visive e narrazioni, che si interseca con il programma di proiezioni del Meeting per poi proseguire autonomamente nel mese di aprile. Come si vede saranno una decina di giorni intensi di proiezioni (in totale 77 film), incontri con gli autori, mostre, presentazioni per un appuntamento che dal 1983 si ripete puntuale ogni anno.

I LUOGHI
Le proiezioni si tengono all'auditorium di Piazza della Libertà. La rassegna «Visti da vicino» ed eventuali repliche si terranno al cinema Capitol Multisala, in via Tasso 41. Mostre, videoinstallazioni, letture e attività collaterali della sezione «Frontiera» saranno presentate alla Sala di Porta Sant'Agostino, in piazza della Libertà e all'Urban Center della stazione. Il costo del biglietto per le proiezioni di ogni singola fascia giornaliera (mattino, pomeriggio, sera) in auditorium è di 6 euro. Il biglietto per ogni fascia giornaliera (pomeriggio, sera) al cinema Capitol costa 3 euro. La tessera valida per tutte le proiezioni costa 30 euro (25 per abbonati Lab 80, Noi Club, dipendenti e clienti Credito Bergamasco, Giovani Card, Associazione Fidelio, studenti universitari, dipendenti e clienti Banca Popolare di Bergamo). L'abbonamento dà diritto a ricevere le pubblicazioni e la borsa di Bergamo Film Meeting 2009, disegnata dall'artista Dan Perjovschi (info: www.bergamofilmmeeting. it).

IL CONCORSO
In lizza per l'assegnazione del Premio Bergamo Film Meeting 2009 ci sono quest'anno sette film. I film verranno come sempre votati dal pubblico attraverso apposite schede da ritirare prima della proiezione. Da dietro la porta di un appartamento, in fondo a un lungo corridoio, arriva il rumore di uno sparo. Omicidio? Suicidio? Incidente? Inizia così il film del regista belga-tunisino, Taylan Barman intitolato «9mm». Nel film il giovane ma già agguerrito regista racconta una storia da tre punti di vista diversi: quello del padre, della madre e del figlio che abitano l'appartamento all'interno del quale si è sentito echeggiare il colpo di arma da fuoco. Sarà l'occasione per indagare la realtà e i meccanismi della messa in scena. Il protagonista del film è il ragazzino che interpretava l'omicida ne «Il figlio» dei fratelli Dardenne. Il dramma dei desaparecidos argentini degli anni Settanta e le conseguenze e le ricadute di quei fatti sulla vita delle persone che ne furono coinvolte, è il tema al centro del film di Lucia Cedrón, «Cordero de Dios» (Agnus Dei, 2008). Una donna argentina che vive esule a Parigi deve tornare in patria per occuparsi del rapimento dell'anziano padre. La donna dovrà così rivivere il suo doloroso passato. Ancora una donna è la protagonista del film «L'altra Irina» del regista romeno Andrei Gruzsniczki. Irina è la moglie di Aurel. I due vivono a Bucarest. Un giorno Irina decide di trasferirsi per lavoro al Cairo. Aurel è contrario ma alla fine accetta. Poco tempo dopo Aurel riceve la telefonata della morte della moglie per suicidio. Comincia così una sua personale indagine che man mano procede gli svela un'altra Irina, rispetto a quella che lui aveva conosciuto. Le sorelle Emilia e Paola sono invece al centro di «Segreti e sorelle» dello svizzero Francesco Jost. Separate da tempo le due sorelle si ritrovano in occasione della vendita della casa della madre ma una delle due nasconde un doloroso segreto. «Planet Carlos» del regista tedesco Andeas Kannengiesser, è ambientato in Nicaragua. Il tredicenne Carlos del titolo sogna di fare il coplero cioè l'attore principale, quello che recita le poesie, in un gruppo tradizionale di teatro di strada tipico della zona. Un fatto di cronaca è invece al centro di Weltstadt del tedesco Christian Klandt. Due adolescenti tentano di derubare e poi danno fuoco ad un barbone in una piccola cittadina tedesca. Il film ricostruisce l'ambiente e le vite dei personaggi che ruotano intorno a questo fatto. «Anna ricomincia» (Ana Begins), infine, del regista inglese Ben O'Connor è la ricostruzione dell'elaborazione di un lutto compiuto da Ana alla morte del marito.

LA RETROSPETTIVA
La personale dedicata alla regista francese Claire Denis si presenta come uno dei momenti più interessanti di questa edizione del Festival. Forse aspra nel raccontare le sue storie sempre ruvide e complicate, la Denis, nondimeno, sa leggere la contemporaneità come pochi altri registi hanno saputo fare. «Erede della tradizione francese che passa per Jean-Luc Godard e Jacques Rivette, amante del cinema indipendente americano e appassionata di arte, teatro, letteratura e musica Claire Denis impiega il cinema per rivelare - non semplicemente raccontare - la complessità dell'esistenza umana». Della regista verranno presentati i suoi dieci lungometraggi da Chocolat del 1988 a 35 ruhms dello scorso anno.

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