Roncola inaugura le fiere zootecniche
Ecco il «re» e la «regina» delle capre

Presenti all’evento 20 aziende con 250 capi da Valli orobiche, Comasco e Lecchese. Cresce il numero di giovani allevatori. Giovedì nella stessa sede si replica col concorso vaccino.

Una fiera vivace che rispecchia in pieno l’incremento del settore caprino e come valore aggiunto della zootecnia bergamasca. Così la Mostra caprina di Roncola San Bernardo ha ufficialmente aperto la stagione delle fiere bergamasche: organizzata dal locale gruppo caprai sotto la presidenza di Diego Tironi e la segreteria di Michela Rota, con il patrocinio del Comune e la collaborazione di associazioni ed enti roncolesi tra cui la locale Parrocchia, ha visto una crescente presenza di giovani allevatori, alcuni già attivi in aziende famigliari, altri neofiti ma già ben preparati.

«C’è stato un incremento di aziende partecipanti alla mostra ed un allargamento territoriale delle presenze», ha commentato Edoardo Fenaroli regista da sempre dell’evento, che ha richiamato una ventina di aziende con 250 capi, provenienti da tutte le valli bergamasche e pure dal Comasco e dal Lecchese. Buona anche l’affluenza di pubblico e per quanto concerne il livello tecnico della mostra, positivo il commento dell’esperto valutatore Stefano Giovenzana: «Sono tornato qui dopo qualche anno –ha affermato- e ho notato con piacere che la qualità dei capi è decisamente migliorata: sono convinto che questo progresso si deve all’impegno dei giovani allevatori che hanno capito che il settore caprino può dare loro anche soddisfazioni economiche purché si punti alla qualità del bestiame come sta appunto avvenendo sulla montagna lombarda».

Buon numero e buona qualità dei capi dunque, tenendo conto che numerosi allevatori sono ancora a livello hobbistico. Ma non mancano i professionisti. Tra queste realtà hanno spiccato alcune aziende come la Rota Giacomo di Roncola, in cui affiancano il titolare le due giovanissime figlie: azienda mista con stallati una cinquantina di capi bovini e una settantina di caprini. Vanno citate anche l’azienda Chioda Michele di Valgoglio, l’azienda Tironi Diego di Roncola; quella che fa capo a Roberto Oberti di Bracca nata appena quattro anni orsono grazie a un giovanissimo allevatore, l’azienda Gamba Gloria di Dossena appartenente ad una delle famiglie agricole più significative della Val Brembana e l’azienda Calissi Oliviero di Adrara San Martino; mentre da fuori provincia da segnalare l’azienda Binda Carla di Oliveto Lario. Sono state queste realtà a fare incetta di riconoscimenti, ma non sono mancati neppure i premi per gli hobbisti.

La mostra si è conclusa con l’attribuzione del premio per la «miglior mammella» che è passaggio particolarmente significativo in un concorso zootecnico in quanto li sta la produzione lattiera che dà reddito all’azienda, e quindi l’elezione della regina e del «Re» della mostra. Il primo dei tre riconoscimenti è andato ad una capra dell’azienda lariana di Binda Carla che si è aggiudicata pure il titolo di regina della mostra, mentre il titolo di «Re» è stato assegnato ad un capo dell’azienda Rota Giacomo, padrone di casa, essendo di Roncola San Bernardo. Prossimo appuntamento sempre alla Roncola ma il settore vaccino giovedì prossimo 23 agosto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA