Aids, nuovi virus
anche dai gorilla

Un nuovo virus dell'Hiv derivato dai gorilla è stato scoperto in una 62enne francese che viveva in Camerum: è la prima volta che si scopre che i gorilla sono una possibile fonte di contagio di Hiv, finora ritenuto trasmesso solo dagli scimpanzè.

Secondo quanto spiegato sulla rivista Nature Medicine, il ceppo scoperto è un virus dell'Aids nuovo che deriva direttamente da un virus dell'immunodeficienza delle scimmie (Simian Immunodeficiency Virus - SIV) dei gorilla, indipendente dai virus noti degli scimpanzè.
La scoperta è importante in quanto indica che questi salti di specie sono continui da scimmie a uomo e potrebbero continuare a far circolare nuovi ceppi virali di Hiv.

A condurre l'analisi del nuovo virus è stata l'equipe di David Robertson, della University of Manchester. Secondo gli esperti, la donna non può essersi infettata mediante contatto diretto con scimmie ma si ipotizza che si sia infettata attraverso un altro individuo che può avere mangiato la carne di gorilla.

Questa scoperta indica che l'evoluzione dell'Hiv è in corso senza tregua ma non c'è ragione di pensare che questo nuovo virus non sia curabile con i normali farmaci antiretrovirali. Semmai, concludono gli autori, il problema potrebbe essere che che, essendo questo virus piuttosto diverso da HIV-1, potrebbe non essere diagnosticabile usando i test diagnostici convenzionali e quindi potrebbe diffondersi "di nascosto" ad altri individui.

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