Pied de poule
a tutto revival

La più classica e immortale è quella bianca e nera. Negli anni gli stilisti si sono però sbizzarriti con colori accesi e addirittura pulp, tanto che la più tradizionale delle fantasie è finita pure sull'underwear, invadendo anche gli stikers per biciclette.

La più classica e immortale è quella bianca e nera. Negli anni gli stilisti si sono però sbizzarriti con colori accesi e addirittura pulp, tanto che la più tradizionale delle fantasie è finita pure sull'underwear, invadendo anche gli stikers per biciclette.

Il pied-de-poule è un must che, in tema revival tanto di moda in questa stagione, è tornato in auge, rimodernato nelle tonalità e nei modelli presentati. Bellissimo sui paltò oversize, bon ton sui tubini anni Cinquanta, è molto abile nel trasformarsi in casual sui pull da abbinare ai jeans skinny. Una fantasia, questa, nata da intrecci di fili verticali, orizzontali e diagonali, che ha oltre 70 anni ed è più giovane di molte nuove tendenze.

Fortunate quindi le donne previdenti: sanno che prima o poi tutto torna di moda; approfitti anche chi non butta via mai niente o chi può attingere dai bauli della nonna. Per tutte le altre, le vetrine straripano di questi scacchi bianchi e neri. Del resto a dargli la fama che merita è stato il maestro Christian Dior che portò la nuova stoffa - le cui origini sono però scozzesi - sulle passerelle già alla fine degli anni Quaranta, vestendoci anche il suo famoso profumo Miss Dior.

Il pied-de-poule è questo: un tocco molto francese e raffinato, all'insegna dello chic borghese di una donna classica ma capace di innovarsi e sentirsi originale. Sperimentato nelle trame del grigio, del marrone e del blu, ma anche del rosso, viola e verde, il pied-de-poule quest'anno ha fatto furore anche sugli accessori. Lo ha dimostrato perfino Lady Gaga che non ha resistito alla tentazione e, nei suoi eccessi modaioli, si è presentata in un total look fatto appositamente per lei da Ferragamo. Un motivo ipnotico che finisce su sedie e comò, che reinterpreta occhiali, borse, calze e cinture e che finisce quest'anno perfino sulle piste da sci, colorando completi invernali adatti agli appassionati della neve. Rieditato in micro fantasie, riproposto in maxi stampe sui cappotti, non manca pure la versione fluo per collezioni più pop tanto che il pied-de-poule si fa brioso e rivitalizza anche l'outfit più classico. Lezioso sulle scarpe, très chic sulla pochette, da dive del cinema su cappellini e tailleur. Stona solamente la traduzione da vocabolario: dal francese è «zampa di gallina», dall'inglese «dente di cane». Facciano a modo loro, l'importante è indossarlo.

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Eco di Bergamo A tutto pied de poule