Cibo, qual è l’orario migliore per mangiare? Tra le 6 e le 15

Uno studio cinese Migliorerebbe la sensibilità insulinica e il glucosio

a digiuno. Inoltre meno infiammazioni e più varietà microbica intestinale.

Uno studio condotto da alcuni ricercatori cinesi ha scoperto che limitare il consumo di cibo nella prima parte della giornata presenta benefici più significativi per la salute metabolica nelle persone sane.

L’alimentazione limitata nel tempo o «time-restricted feeding» (Trf) è un approccio nutrizionale che vede il consumo dell’apporto calorico giornaliero in periodi di 6-10 ore durante la fase attiva della giornata, senza necessariamente alterare la qualità e la quantità degli alimenti.

I ricercatori del Peking Union Medical College Hospital hanno condotto uno studio di cinque settimane su 90 volontari sani per confrontare l’effetto delle due tipologie di Trf. I partecipanti sono stati raggruppati in modo casuale tra il Trf mattutino (assunzione di cibo limitata tra le 6:00 del mattino alle 15:00 del pomeriggio), il Trf pomeridiano (assunzione di cibo limitata tra le 11:00 del mattino e le 20:00 di sera) e il gruppo di controllo.

I due approcci di Trf hanno dimostrato dei benefici metabolici ma che devono ancora essere accuratamente confrontati. Secondo lo studio pubblicato su Nature Communications, il gruppo Trf mattutino ha presentato risultati più efficaci rispetto al gruppo Trf pomeridiano nel migliorare la sensibilità insulinica, che si riferisce alla sensibilità delle cellule dell’organismo nel rispondere all’insulina. L’elevata sensibilità a tale ormone consente alle cellule di utilizzare il glucosio nel sangue in modo più efficace, riducendo i livelli di glicemia. Durante lo studio non sono stati segnalati eventi avversi gravi.

Inoltre, è emerso che rispetto al gruppo Trf pomeridiano, quello mattutino ha migliorato il glucosio a digiuno, ovvero il livello basale di zucchero presente nel sangue dopo non aver mangiato né bevuto liquidi diversi dall’acqua per almeno otto ore. Per di più, è stata notata una riduzione della massa corporea totale, con minore infiammazione e maggiore varietà microbica intestinale.

I ricercatori hanno evidenziato che l’apporto calorico dei due gruppi Trf era inferiore rispetto al gruppo di controllo, indicando che l’accorciamento della finestra alimentare giornaliera può aiutare a limitare l’assunzione di calorie totali.

Nel frattempo, non è stata rilevata alcuna differenza significativa nell’apporto energetico tra i due gruppi Trf, indicando che la quantità di calorie assunte non ha comportato un miglioramento degli indicatori di salute.

Rispetto al gruppo Trf pomeridiano, quello mattutino ha migliorato il glucosio a digiuno, ovvero il livello basale di zucchero presente nel sangue dopo non aver mangiato né bevuto liquidi diversi dall’acqua per almeno otto ore. Per di più, è stata notata una riduzione della massa corporea totale, con minore infiammazione e maggiore varietà microbica intestinale

In ulteriori studi, i ricercatori hanno scoperto che i due approcci di Trf hanno influenzato il ritmo circadiano di un ormone insulino-sensibilizzante che diminuisce il glucosio in circolo e l’espressione dei geni circadiani nelle cellule mononucleate da sangue periferico. Gli esperti hanno quindi evidenziato che ciò suggerisce che gli effetti dei diversi tipi di Trf sulla salute metabolica possono essere correlati ai ritmi circadiani. (Xinhua/Ansa)

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