Un Diabolik
anti-violenza

Ancora una volta il mondo in bianco e nero di Diabolik, giunto ormai alle soglie dei 50 anni, dimostra di essere in sintonia con i nostri tempi. L'albo da poco consegnato alle edicole con la storia dal titolo «Un uomo violento» racconta un caso di violenza sulle donne, in particolare una violenza domestica.

Un fenomeno che purtroppo in questi giorni è tornato spesso d'attualità nella pagine della cronaca nera. «Non si tratta, come si potrebbe pensare di un instant-book - spiegano dalla casa editrice - sull'onda delle recenti notizie di cronaca: l'episodio è stato progettato quasi un anno fa (tali sono i tempi di realizzazione di un albo a fumetti del Re del terrore) ma proprio per questo è indicativo di come il drammatico problema sia purtroppo sempre attuale».

La storia - da un soggetto di Tito Faraci e Mario Gomboli - è quella di Sara, una donna perseguitata dal marito che la maltratta con violenze fisiche e psicologiche. Nel tentativo di trovare una via d'uscita dalla sua condizione disperata Sara cerca con un'azione drammatica la solidarietà di Diabolik ed Eva Kant.

Per scoprire come il Re del terrore affronterà questo delicato problema occorre sfogliare le pagine disegnate da Sergio Zaniboni, Giorgio Montorio e Luigi Merati, mentre la copertina è stata creata da Sergio e Paolo Zaniboni. «Diabolik ha voluto puntare l'attenzione su un male dei nostri giorni a dimostrazione di come un fumetto "popolare" possa anche affrontare problematiche sociali. Non a caso l'illustrazione della prima pagina del fumetto è stata usata per una campagna promozionale di Telefono Donna, ospitata nel Grande Diabolik di aprile».

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